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I giovani Chris e Joe Gallo tornano nella terra degli avi con un intento ambizioso: "conquistare il gusto italiano"

Tutto cominciò negli anni '30, quando i due intraprendenti figli di un emigrante, che lasciò la provincia astigiana alla fine dell'Ottocento per cercare fortuna nel Far West, fondarono un'azienda vinicola a Modesto, in California. Oggi la Ernest & Julio Gallo è un colosso mondiale del vino: 1600 ettari di vigneto, 200 milioni di bottiglie, 2.800 miliardi di lire di fatturato. Ora la terza generazione torna nella terra degli avi con un intento ambizioso: conquistare il gusto italiano. L'impresa è affidata ai dinamici Chris e Joe Gallo, rispettivamente 27 e 22 anni, e al grintoso sales manager Ben Bisordi.
L'obiettivo di vendita è fissato in 600.000 bottiglie all'anno, il medium sarà una ricca gamma di vini, ottenuti
principalmente da uve Chardonnay, Cabernet Sauvignon e Zinfandel, pronti a soddisfare il palato più esigente quanto quello più inesperto. I rampolli della Gallo dinasty, salutato il sole californiano per le nebbiose campagne veronesi, l'ufficio di rappresentanza è a San Giovanni Lupatoto, dichiarano di avere traslocato in Italia "per offrire quanto abbiamo imparato nel Nuovo Mondo". Che certo non è poco, considerata la correttezza e l'equilibrio dei loro cabernet, assaggiati a Vinitaly.

Francesca Facchetti

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