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I GRANDI DEL VINO IN PRIMA FILA PER ABBATTERE LE EMISSIONI: AL PROGETTO LANCIATO DAL MINISTRO DELL’AMBIENTE CORRADO CLINI PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI LA RISPOSTA DEL MONDO ENOICO È STRAORDINARIA. OBIETTIVO, EMISSIONI A ZERO

Le grandi aziende del made in Italy calcolano l’impronta climatica, misurando le emissioni di Co2 prodotta, e i grandi del vino sono in prima fila nel progetto del Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Da Tasca d’Almerita a Planeta, da Marchesi Antinori a Venica, da Mastroberardino a Masi Agricola, da Gancia a Michele Chiarlo, fino a Montevibiano Vecchio: per tutti, un unico grande obiettivo, la riduzione delle emissioni, da certificare con l’istituzione di un marchio “carbon neutral”, che testimoni la sostenibilità del ciclo produttivo dell’impresa, fino alla neutralizzazione completa dell’impatto sul clima. Il programma è ambizioso, non c’è alcun obbligo per le aziende (tra cui è bene ricordare la presenza di big del calibro di Autostrade per l’Italia, Coop, San Benedetto, Pirelli), che stanno portando avanti autonomamente i propri programmi, ma l’idea del Ministro è quella di farlo diventare “una prassi diffusa in Italia e in Europa con vantaggi molteplici perché, oltre a consentire alle imprese di agire in modo attivo alla riduzione delle emissioni, questa iniziativa ha il vantaggio di favorire tecniche di produzione e distribuzione che migliorano i prodotti lanciando un messaggio positivo ai consumatori”.

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