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I MASTER OF WINE SCELGONO L’ITALIA PER IL SIMPOSIO N.8 DELLA PIÙ INFLUENTE ORGANIZZAZIONE DEL MONDO DEL VINO. APPUNTAMENO NEL MAGGIO 2014 A FIRENZE. LA CANDIDATURA DELL’ITALIA SOSTENUTA DALL’ISTITUTO GRANDI MARCHI GUIDATO DA PIERO ANTINORI

“Dopo la Napa Valley nel 2006 e Bordeaux nel 2010, è arrivato il momento di riconoscere, anche con il nostro simposio, il ruolo enologico, produttivo e culturale che l’Italia detiene”. Con queste parole Lynne Sheriff, presidente dell’Institute of Masters of wine (313 membri selezionati in tutto il mondo, ma nessuno italiano, ndr), la più influente organizzazione del mondo del vino, con esponenti come Jancis Robinson o Serena Sutcliffe, per citarne solo alcuni, ha annunciato, da Londra, che sarà l’Italia, con Firenze, ad ospitare, nel maggio del 2014, il Simposio mondiale n. 8 dei Master of Wine. Una decisione che conferma come l’Istituto inglese guardi con sempre maggiore interesse al Belpaese, e che arriva dopo la decisione di avviare, per la prima in Italia, nel marzo 2012 nella tenuta toscana dove nascono Tignanello e Solaia, le sue Master Class. Il tutto sempre in collaborazione con l’Istituto Grandi Marchi, unico “major supporter” italiano dell’organizzazione, guidato da Piero Antinori, che un anno fa aveva presentato la candidature dal Belpaese. Ad organizzare il simposio e le Master Class dell’Istitute of Master of Wine sarà Iem (International Exhibition Management), società veronese leader negli eventi di promozione del vino italiano sui mercati internazionali. Per Piero Antinori, presidente dell’Istituto Grandi Marchi, che mette insieme 19 cantine del calibro di Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi, Cà del Bosco, Michele Chiarlo, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Ambrogio e Giovanni Folonari, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Pio Cesare, Rivera, Tasca D’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi, “la decisione dell’Institute of Masters of Wine premia tutta l’Italia del vino, e conferma il ruolo del nostro Paese nei dibattiti internazionali sulle politiche strategiche di un settore che, con i suoi 10 miliardi di euro di fatturato 2010 e un export di 4,6 miliardi di euro, è uno dei motori fondamentali anche per la nostra economia”. E chissà che non arrivi presto anche il primo Master of Wine d’Italia ...

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