Il direttore generale Assoenologi e presidente dell’Union internationale des Oenologues Giuseppe Martelli, il vice direttore Tg2 e direttore della rubrica Eat Parade Marcello Masi, il noto opinionista e critico enologico Luca Maroni, il conduttore del Tg1 Attilio Romita, il direttore della rivista della Città del Vino Terre del Vino Paolo Corbini, il presidente nazionale dell'Associazione Italiana Sommeliers Terenzio Medri, il presidente della Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori Vittorio Cardaci Ama, il direttore generale dell’Italian Culinary Institute for Foreigners Bruno Libralon e il presidente della Commissione ministeriale per la docg del Barolo e Barbaresco Armando Cordero: sono le nuove onoreficenze dell'Ordine dinastico del Barolo, che saranno consegnate l'11 giugno a Castello Falletti, nel comune di Barolo (Cuneo).
L'Enoteca del Barolo (tel. 0173/56277, barolo@baroloworld.it), insieme alla Regione Piemonte, organizza ogni anno, nelle sue attività promozionali, la presentazione ufficiale della nuova annata, quest'anno il 2002, una vendemmia particolarmente travagliata, difficile, ma comunque giudicata buona dell'Enoteca, anche se metà della produzione non è andata a buon fine. Un Barolo, forse, da non lunga conservazione, ma subito godibile.
"Il grande vigneto di Langa - dichiara il Presidente dell'Enoteca del Barolo professor Luigi Cabutto - mantiene del tempo il seducente fascino. Tra castelli e paesi posati sul blu dei tufi, è il rosso dei mattoni che si cela nei calici di nobili vini. Ora, il grande vigneto è anche più bello e più dolce nei suoi declivi. Anche se mutate sono le condizioni dell’oggi. Molte etichette attuali, portabandiera del Piemonte viticolo, 24 anni fa quando nel Castello Falletti iniziava l’attività dell’Enoteca Regionale, non esistevano ancora. Ora piccoli imprenditori che producono, 20-40 mila bottiglie l’anno, se ne vanno in giro per il mondo a testa alta, a propagandare con il loro vino, anche il buon nome di questa terra. Questo è il vero miracolo delle Langhe che dura tutt’ora, nonostante una certa recessione economica, non solo europea".
Il giudizio - Barolo 2002: calo produzione, ma di qualità
L'annata di Barolo 2002 ha assicurato al mercato 5 milioni 960.000 bottiglie, pari ad una produzione complessiva di 24.000 ettolitri certificati, di cui il 70% esportato. Una produzione in calo su quella del 2001 del 35% ma, a detta degli esperti, di buona qualità. Il Barolo 2002 è un vino brillante, dal profumo intenso, ampio e persistente, con lievi note floreali, rispettoso dei canoni. L'annata è stata caratterizzata da un andamento climatico poco favorevole: grandinate e avversità parassitarie hanno inciso profondamente sulla produzione. Questo è il verdetto finale sul profilo dell'annata è stato dato dalle Commissioni di degustazione attive nella Camera di Commercio di Cuneo, incaricate al rilascio delle attestazioni di idoneità per la Denominazione di origine controllata e garantita (Docg). A commercializzare il Barolo 2002 sono 285 ditte, di cui 210 con cantina di vinificazione e impianti di imbottigliamento, situate negli 11 Comuni della zona di produzione e di queste 180 esportatrici.
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