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I RISTORATORI NE SONO CONVINTI: “SARA’ CIN-CIN SCACCIACRISI”. AL RISTORANTE SI SPENDERANNO, PER LA NOTTE DI S. SILVESTRO, 451 MILIONI DI EURO. IN ATTIVITÀ 63.000 RISTORANTI. SI BRINDA A SPUMANTE: IN 8 RISTORANTI SU 10. LE 10 REGOLE PER SERVIRLO

Italia
Un banchetto d’altri tempi

Zampone e lenticchie innaffiati da spumante italiano di qualità: è il menu degli italiani che si apprestano a trascorrere il Capodanno fuori casa per mettere da parte, in queste feste, le preoccupazioni per un periodo economico difficile. Almeno nel lungo ponte natalizio, la gente sembra voler dimenticare la congiuntura sfavorevole e concedersi qualche svago. Così come avvenuto per il Natale, dove a tavola sembra aver vinto qualità e tradizione, con una spesa che al ristorante ha toccato i 220 milioni di euro, per l’ultima notte del 2008, la cifra si prevede raddoppiata.
Seppure in contenuta flessione (-7,4%) sul 2007, ma solo per effetto del contenimento dei prezzi, la spesa al ristorante per la notte di San Silvestro sarà di 451,5 milioni di euro: così almeno secondo un’indagine del Centro Studi Fipe - Confcommercio, secondo la quale quasi il 30% dei ristoratori ha ridotto i prezzi per cercare di stimolare la domanda.
“L’andamento migliore delle previsioni nelNatale - ha commentato il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani - ha rafforzato la nostra convinzione che era necessario studiare proposte nuove di prezzi e di prodotti per venire incontro alle esigenze della nostra clientela”.
E così la formula a pacchetto sembra essere ancora una volta l’idea vincente, soprattutto se il prezzo è ancora più conveniente. Il classico “cenone + veglione”, praticato dal 70,5% dei ristoranti, costerà in media 83,50 euro, cioè il 6,9% in meno sul prezzo del 2007. Mal che vada, nel 61,9% dei ristoranti, i consumatori troveranno gli stessi prezzi. In pratica, la quasi totalità dei ristoratori ha fatto leva sul prezzo, anche se a dichiarare che la proposta per la notte di S.Silvestro sia stata condizionata dall’attuale crisi dei consumi è stato solo il 56%.
Poter contenere la spesa ha fatto vincere le resistenze dei consumatori a trascorrere un Capodanno mesto: si stima, infatti, che saranno quasi 5 milioni e mezzo le persone che sceglieranno il ristorante per consumare il cenone e stare con gli amici fino a notte inoltrata con una flessione quasi impercettibile (0,6%) sul 2007. Non a caso il 93% ha già deciso dove trascorrerà il Capodanno; per il 7% si profila una decisione last minute, ma che sembra comunque essere orientata alla scelta di un locale esterno, piuttosto che nelle case. Il 42,9% dei ristoranti ha, infatti, puntato a migliorare l’offerta di intrattenimento del veglione.
Anche l’offerta gastronomica gioca un ruolo importante per invogliare la clientela: un ristoratore su due intende rafforzare la proposta gastronomica, anche con ricette più semplici o tradizionali (8 ristoranti su 10 serviranno spumante) che in casa non si è più soliti cucinare, ma privilegiando sempre prodotti nazionali o del territorio anche tra quelli senza Dop o Igp, selezionati con cura e competenza dagli chef. Gli esercizi che si concentreranno solo sul cenone sono molti. Nel 7% di questi sarà possibile ordinare a la carte; nel 22,4% è previsto il “tutto incluso”.
Complessivamente circa 380.000 addetti fra cucina e sala cercheranno di far passare agli italiani a di S.Silvestro una serata “speciale” nei 63.000 ristoranti aperti (86,2% del totale) con un incremento del 6,8% sulle aperture 2007.

L’indagine - La notte di San Silvestro al ristorante …
- I ristoranti
La notte di S. Silvestro saranno in attività 63.000 ristoranti pari all’86,2% del totale. sul 2007, si verifica un incremento delle aperture del 6,8%.
- I clienti
Aspettative moderatamente più ottimistiche su quelle dichiarate dai ristoratori per il Natale: si stima in 5,4 milioni il numero delle persone che consumerà il cenone di S.Silvestro al ristorante, con una flessione sul 2007 dello 0,6%. Il punto di vista dei ristoratori trova riscontro nelle valutazioni dei consumatori rilevate con un sondaggio su un campione rappresentativo degli italiani maggiorenni. Il 93% ha già deciso dove trascorrerà il Capodanno; per il 7% si profila una decisione last minute. E’ in quest’area che la ristorazione potrebbe recuperare quella parte di clientela che manca per allinearsi ai risultati ottenuti nel 2007.
Il cenone
Il pacchetto “cenone + veglione” è l’offerta prevista dal 70,5% dei ristoranti. Nel resto degli esercizi ci si concentrerà soltanto sul cenone, sia a la carte (7%) che tutto incluso (22,4%).
Spumante contro champagne
La notte di S.Silvestro si brinda a spumante: in otto ristoranti su dieci verrà servito il prodotto.
I prezzi
Invariati sul 2007, per il 61,9% dei ristoratori; da segnalare il 28,6% dei casi in cui i prezzi sono addirittura inferiori a quelli del 2007. Il prezzo del pacchetto “cenone + veglione” sarà in media pari a 83,50 euro (-6,9% sul 2007).
La spesa complessiva
Al ristorante si spenderanno, per la notte di S.Silvestro, 451,5 milioni di euro, il 7,4% in meno del 2007 per effetto soprattutto di un significativo contenimento dei prezzi.
I ristoranti e la crisi
Per il 56%, la proposta per la notte di S.Silvestro è stata condizionata dall’attuale crisi dei consumi. Il 92,9% ha fatto leva sul prezzo, mantenendolo sui livelli dell’anno precedente o addirittura diminuendolo. Un ristoratore su due intende rafforzare la proposta gastronomica privilegiando prodotti nazionali o del territorio mentre il 42,9% punta a migliorare l’offerta di intrattenimento del veglione.

Capodanno: le 10 regole per un brindisi “perfetto”, il decalogo semplice per rispettare le bollicine, realizzato dell’enologo Mattia Vezzola, creatore del Bellavista
Dieci consigli molto semplici per un brindisi di fine anno all’altezza della situazione. Ad indicarli è Mattia Vezzola, direttore di Bellavista, azienda della Franciacorta, le cui bollicine negli ultimi anni hanno raccolto i massimi riconoscimenti in Italia e all’estero, al punto da essere esaltate anche dal guru degli esperti mondiali del vino, Robert Parker, sull’importante rivista internazionale del settore “The Wine Advocate”.
Secondo le stime della Coldiretti, in questo periodo di feste, saranno più di 120 milioni le bottiglie di spumante stappate dagli italiani. “E’ perché questo rito venga consumato nel migliori dei modi, attraverso una giusta valorizzazione del vino - afferma Mattia Vezzola, enologo dell’anno, prima per l’Associazione Italiana Sommelier (Ais) e poi per Gambero Rosso-Slow Food - è necessario seguire alcuni accorgimenti semplici ma importanti”. “E poi - continua il direttore di Bellavista - è fondamentale puntare sullo stile che caratterizza il vino che beviamo. In questo senso, il binomio qualità - territorio è il punto di partenza imprescindibile per essere certi di brindare con un prodotto di livello”. Ecco dunque quello che può essere considerato il decalogo per un brindisi di fine anno rispettoso del galateo e soprattutto in grado di valorizzare il vino.
Le regole
1) scegliere un prodotto italiano, meglio se Docg e realizzato con il metodo classico, ovvero con fermentazione in bottiglia.
2) le bollicine richiedono una temperatura di servizio bassa, compresa tra i 6 e gli 8 gradi.
3) il bicchiere ideale è un’ampia flute a cono rovesciato.
4) per gli spumanti dolci si predilige la coppa.
5) ad aprire la bottiglia deve essere il padrone di casa, che deve anche assaggiare il vino, a meno che tra gli invitati non ci sia un esperto dichiarato.
6) le bollicine si servono sempre da destra.
7) evono essere versate lentamente in due tempi per evitare eccessiva spuma e quindi la perdita di bollicine.
8) non riempire mai il bicchiere oltre i tre quarti.
9) la bottiglia non va mai sorretta per il collo, va tenuta nella parte bassa della sua altezza per evitarne il riscaldamento e consentire la lettura dell’etichetta.
10) non eccedere mai nella quantità, privilegiando la qualità.

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