I risultati economici di una singola azienda, spesso, valgono per quella singola realtà e basta. Ma se i numeri sono quelli di un gruppo che, da solo, rappresenta il 2,5% di tutto il vino italiano prodotto, a volte sono spie dello stato di salute del settore. Così vogliamo leggere i risultati del Gruppo Cevico che, nella gestione 2011-2012, ha visto il fatturato crescere del 23%, a 125,4 milioni di euro, e l’export del 41%. In tempi di crisi. Risultati incoraggianti, quelli realizzati da un colosso dell’enologia tricolore che conta 6.600 ettari di vigneto, di cui l’80% a Doc e Igt, e 4.500 famiglie di viticoltori riunite da 9 grandi cooperative. Uno spaccato dell’enologia italiana i cui numeri estremamente positivi, di questi tempi, non possono che essere di buon auspicio per tutto il settore ...
Focus - I numeri del Gruppo Cevico
Il Gruppo Cevico, presieduto da Ruenza Santandrea, ha evidenziato un patrimonio netto di 63,966 milioni di euro ed un fatturato consolidato di Gruppo (Cevico, Le Romagnole, Cantina dei Colli Romagnoli, Le Romagnole Due, Due Tigli, Sprint Distillery, Winex e Tenuta Masselina) di 125,450 milioni di euro registrando un incremento del 23% rispetto all’esercizio precedente; nello specifico l'export del prodotto confezionato è aumentato del 41% assestandosi a 9.660.000 di euro grazie anche alle performance nei paesi asiatici ed est europei.
Sono questi i numeri del Gruppo lughese che opera su 2 stabilimenti di confezionamento a Lugo di Romagna e Forli, su un’area complessiva di 136.000 metri quadrati e una capacità di stoccaggio di 615.000 ettolitri, mentre le associate “Le Romagnole” e “Cantina dei Colli Romagnole” operano su 18 cantine di vinificazione ubicate in tutto l’asse Romagnolo. Gruppo Cevico, con 1,3 milioni di quintali di uva lavorata, rappresenta il 30 % della produzione del vino in Romagna, il 17% del vino in Emilia Romagna e il 2,5 % in Italia. Tutto corredato con certificazioni e adeguamenti alle numerose norme internazionali che consentono al Cevico oggi di esportare su tutti i mercati mondiali. Ben 23 i marchi gestiti, di cui uno dedicato alle produzioni biologiche, con un imbottigliamento annuo che si aggira sui 650 mila ettolitri di vino. I vini prodotti sono rossi (Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Fortana, Cagnina, Barbera) e bianchi (Albana, Trebbiano, Rebola, Pagadebit, Sauvignon, Pinot Bianco, Chardonnay, Malvasia). Il Pignoletto Colli d’Imola DOC frizzante 2012 si è aggiudicato la medaglia di bronzo al Concorso Enologico Internazionale Vinitaly 2012.
Punto di forza del Gruppo sono le diverse linee di produzione che coprono ogni segmento di mercato. Fra queste Romandiola (Antica Romagna) destinata al segmento HoReCa che ha messo in atto un progetto qualità attraverso il conferimento esclusivo delle uve da parte di 150 produttori selezionati di collina. La Tenuta Masselina, situata sulle colline di Castelbolognese (Ra), un po’ atelier, un po’ laboratorio del Gruppo per la sperimentazione e la realizzazione di vini top. Il brand Galassi (“Un sorso di Romagna” con il suo Sangiovese di Romagna Doc, miglior vino Emilia-Romagna 2011 secondo la Guida vini per il mass market “Berebene Low Cost” di Gambero Rosso. La linea Gdo con il Sancrispino il vino in brik, che lo scorso anno ha realizzato una nuova immagine televisiva sulle reti nazionali, attraverso uno spot emozionale che ha visto attori per un giorno proprio i viticoltori soci del Gruppo Cevico.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025