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I VIGNETI ATTIRANO L'INTERESSE DEGLI IMPRENDITORI E DEGLI INVESTITORI

Italia
Vigneto: Foto Di Pietro

Terra e mattoni non sono soliti scoraggiare l'investitore. E se pure i mercati immobiliare e fondiario non risultano indenni da involuzione di tendenze, resta il fatto che gli investimenti in questo settori, alla lunga, non deludono. Ciò è tanto più vero per i terreni agricoli che strutturalmente meno esposti alle impennate e alle flessioni repentine del mercato, nel lungo periodo concedono perfomances rassicuranti. Nel settore fondiario non è tanto importante il valore patrimoniale della tenuta quanto il reddito che quel terreno garantisce nel corso degli anni. Un avvertimento che spiega molte cose sul perchè in questi anni sono stati i listini di vigneti piuttosto che di meleti di zone di produzione privilegiate a concorrere più di altri (ortofrutta in Emilia Romagna, Lombardia, Trentino; florovivaismo in Toscana, Lombardia e Liguria). Negli ultimi dieci anni, in tutte le regioni italiane, i prezzi dei terreni agricoli coltivabili hanno messo a segno incrementi molto consistenti, con una prevalenza di aumenti, al lordo dell'inflazione, che oscillano tra il 150 ed il 300%. Se si esclude l'affare speculativo, un imprenditore agricolo ha diverse ragioni per realizzare un investimento: lo può fare perchè convinto da motivi congiunturali, oppure perchè intende ampliare la base patrimoniale dell'impresa. Gli acquisti si possono fare anche perchè certi terreni hanno caratteristiche morfologiche adatte per gli allevamenti di nuove cultivar e dunque capaci di produzioni selezionate che permettono redditi agricoli più interessanti. Altre volte ancora l'investimento risponde a precise strategie di aziende che mirano a costituire una riserva fondiaria capace di fronteggiare necessità future, oppure perchè si intravede un nuovo business che può dare buoni frutti nel medio periodo.

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