Il 2001, per il panorama enoico europeo, fu un vero e proprio anno di svolta: per la prima volta, ai viticoltori del Vecchio Continente arrivarono i fondi dell’Ocm, stanziati dall’Unione Europea nel 1999, con un triplice obiettivo, reimpianto del vigneto, riconversione varietale e miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti stessi. Misure di cui hanno beneficiato tutti i Paesi produttori, tra cui la Spagna, oggi accreditata da tanti come il vero competitor del Belpaese enoico nei mercati mondiali, che tra il 2001 ed il 2013 ha ricevuto ben 1.830 milioni di euro, come ricorda il sito iberico www.vinetur.com, che hanno contribuito alla ristrutturazione 303.683 ettari, che, al 31 luglio 2013, corrispondevano ad un terzo della superficie vitata complessiva del Paese.
Il primo periodo di applicazione dell’Ocm, quello che va dal 2001 al 2008, ha coinvolto 203.233 ettari di vigneti, con un budget di 1.308 milioni di euro, che corrisponde a un contributo medio di 6.435 euro per ettaro. Tra il 2009 e il 2013, invece, il programma europeo di sostegno al settore vinicolo, ha agito su un totale di 100.450 ettari, per un contributo totale di 522 milioni di euro, il 19% in meno del periodo precedente, con 5198 euro per ettaro. Si arriva così al 2013, anno in cui sono stati stanziati 163,8 milioni di euro, di cui il 91,5% pagati per coprire i costi delle operazioni e l’8,5% per indennizzare i produttori partecipanti al programma del reddito perso a causa proprio dell’applicazione della misura: in tutto, sono stati coinvolti 29.052 ettari, principalmente in Andalusia, Castilla y Leon, Catalunya, Isole Baleari e Paesi Baschi, ma è importante ricordare che la partecipazione finanziaria massima della Comunità ai costi delle operazioni di ristrutturazione e di riconversione, è del 50% o del 75%, a seconda della Regione.
Della superficie totale dei vigneti su cui ha agito l’Ocm, le attività principali sono state quelle relative al reimpianto dei vigneti (79%) e il miglioramento dei sistemi di gestione (21%), mentre la conversione ha riguardato appena lo 0,32% del totale. Va notato che alcune operazioni ammissibili sono state attuate solo in alcune regioni, dove lo richiedeva la specificità del vigneto, comei terrazzamenti in Galizia, i muri in pietra antivento nelle Canarie e le palizzate nei Paesi Baschi e in Galizia. Sui 22.374 ettari reimpiantati nel 2013, in base alle informazioni fornite dalle comunità autonome, le principali varietà utilizzate sono, in ordine di importanza: Airen (33%), Tempranillo (12,5%), Bobal (11,7%) e Macabeo (10%).
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