02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL 2008 SARA’ L’ANNO DEL RILANCIO DEL PIANO REGOLATORE DELLE CITTA’ DEL VINO. CAMBIAMENTO CLIMATICO E SENSIBILITA’ AL PAESAGGIO RENDONO NECESSARIO UNO SVILUPPO SOSTENIBILE. PAROLA CHIAVE? “QUALITA’ PROGETTUALE”

Italia
Valentino Valentini

Il 2008 sarà l’anno del rilancio del Piano Regolatore delle Città del Vino, lo strumento che favorisce nei Comuni una migliore gestione ambientale e urbanistica del territorio a vocazione vitivinicola; il progetto è stato presentato a Venezia in “UrbanPromo 2007”.

“Il nostro obiettivo è di trovare strumenti nuovi - ha sottolineato il presidente dell’Associazione, Valentino Valentini - per una maggiore tutela dei distretti vitivinicoli di qualità e, in tal senso, il Piano Regolatore delle Città del Vino è un mezzo efficace. Molto è stato fatto in questi anni dai nostri Comuni, ma dobbiamo fare ancora di più per valorizzare il paesaggio, la conservazione dell’ambiente e favorire uno sviluppo sostenibile che configuri i nostri territori per la loro alta qualità”.

Il Piano Regolatore delle Città del Vino vuole valorizzare le forme tipiche del paesaggio agrario e la qualità ecologica ed estetica delle trasformazioni vitivinicole. Saranno aggiornati e rafforzati diversi aspetti metodologici: misure di adattamento ai cambiamenti climatici nella gestione del suolo, nel controllo dell’erosione, nella prevenzione delle alluvioni, nella ricostituzione delle riserve idriche .... . Crescente attenzione anche al paesaggio, un tema riscoperto finalmente negli ultimi anni grazie a una rinnovata sensibilità ambientale ed estetica. In materia di “qualità edilizia” il Prg promuove nei Comuni il recupero dell’esistente e la realizzazione di nuovi fabbricati rurali e urbani che rispondano a requisiti estetici ed ecologici, con l’uso ad esempio di energie da fonti rinnovabili, di materiali di costruzioni tipici e bioclimatici. Per gestire al meglio gli aspetti edilizi del territorio rurale verrà affiancato al PRG un “regolamento edilizio delle Città del Vino”, che include, inoltre, cautele attive per le aree vitivinicole di pregio per escludere la realizzazione di grandi complessi che rischiano di danneggiare il territorio o per esigere “qualità progettuale”. Non macheranno una classificazione e catalogazione delle aree vitate (attraverso l’albo dei vigneti storici) e una classificazione delle cantine (storiche, capannoni, a risparmio energetico …) anche ai fini di un’eventuale applicazione dell’Ici anche su cantine e case rurali.

I Comuni che attraverso uno strumento urbanistico generale (piano regolatore, piano strutturale) avranno valorizzato zone di pregi vitivinicolo, verranno premiati con il “Premio per il Piano Regolatore delle Città del Vino”, promosso dalle Città dal Vino in collaborazione con Urbit, Urbanistica Italiana.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli