Il 2020 avrebbe dovuto essere un anno speciale per la Franciacorta, che si era preparata a festeggiare i 30 anni della fondazione del Consorzio. Non è stato ovviamente possibile, anche perché gli ultimi 12 mesi tante attività fondamentali per l’economia del Paese e dei suoi territori sono state costrette a fermarsi. Non le cantine, tanto meno in Franciacorta, dove, facendo un’analisi d’insieme, il 2020 dopo una buona partenza e il blocco di marzo-aprile, nel terzo trimestre ha mostrato segnali positivi di ripresa. La percentuale di riduzione dei volumi si assestava al -16,7%, con un parziale recupero rispetto alla perdita del 33,8% che si era registrata nel primo semestre.
L’arrivo, in autunno, della seconda ondata di contagi, con le conseguenti nuove misure di contingentamento che hanno colpito nuovamente il canale horeca, ha portato i propri effetti negativi sui risultati dei mesi di ottobre e novembre. L’exploit del mese di dicembre, parzialmente compensato dal forte incremento delle vendite online - dove Franciacorta è risultato essere la denominazione più venduta su numerose piattaforme - e trascinato fortemente dalle vendite nella Gdo, ha ridato ossigeno alle vendite di fine anno. Significativa la presenza delle cantine in Gdo nel 2020 con una crescita del 17% rispetto al 2019, con una rappresentatività del 33%. Il 2020 si è chiuso con un -11,4% nei volumi venduti, per 15,6 milioni di bottiglie vendute.
Analizzando le esportazioni, a livello di singole nazioni, la Svizzera ha confermato il proprio primato, salendo al 23,4% dell’export totale, con volumi in crescita del 9%. Il Giappone, nel 2020, ha segnato il 12,1% del totale export, con un tasso di decrescita del 41,7% rispetto al 2019. A seguire la Germania (11,9% del totale export, in diminuzione del 19,4%), gli Stati Uniti (9,2% del totale export, in diminuzione del 34,6%), il Belgio (6% del totale export, in crescita del 3,1%) e la Norvegia (4,9% del totale export, in crescita del 76,9%). L’export rappresenta il 10,9% con 1.700.000 vendute nel 2020.
“In questi 30 anni abbiamo ottenuto importanti risultati perché abbiamo compiuto scelte coraggiose e talvolta controcorrente”, spiega Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta e alla guida della Barone Pizzini. “Non è il momento di invertire questa rotta, ma è il momento di insistere per difendere le posizioni che abbiamo conquistato, restando uniti e dimostrando la stessa tenacia che ci ha sempre contraddistinto. In momenti difficili investire per restare leader nel posizionamento è doveroso, per questo stiamo lavorando per predisporre un anno ricco di attività, che lanci anche un messaggio positivo e di ripresa a tutti i consumatori. Crescita qualitativa, sostenibilità e internazionalizzazione: questi gli obiettivi futuri”.
Il 2021, così, nonostante l’incertezza, dovrà essere l’anno del rilancio, in cui la Franciacorta ha già programmato ogni genere di attività ed iniziativa. A cominciare dalle partnership con la “Fashion Week” e con la “1000 Miglia”, come official sparkling wine; sul territorio tornerà il “Festival in Cantina” di settembre, su due weekend (11-12 settemnre e 18-19 settembre) in modo da consentire alle cantine di accogliere i visitatori rispettando le normative Covid ed ai wine lovers di godere dell’esperienza in sicurezza. Un ruolo sempre importante sarà ricoperto dalla formazione e dalla didattica, che trova espressione attraverso diverse collaborazioni già rodate come quelle con Cast Alimenti, Alma e con le Università come per il Master in Comunicazione per il settore enologico e il territorio della Cattolica.
“C’è tanta voglia di convivialità, di riscoprire il piacere di trovarsi a tavola per condividere il piacere della cucina e quindi del buon vino. Per il Franciacorta è un elemento fondamentale, considerando che il mondo Horeca resta il canale principale per le nostre cantine”, conclude il presidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini. “Ci aspettiamo di poter riaprire presto le cantine ai visitatori, nel rispetto assoluto delle attuali norme di sicurezza e di distanziamento. Così come ristoranti ed hotel, con l’obiettivo di far ripartire il turismo in Franciacorta e far diventare il nostro territorio “a place to be” sempre più apprezzato e conosciuto”.
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