Inserito pienamente nelle Langhe, nel territorio di produzione del Barolo, Verduno (è il solo paese delle Langhe che a tutti i classici vini del territorio, compreso il Barolo, può affiancare il particolarissimo Verduno Pelaverga, ndr) ha come curioso appellativo quello di "sentinella delle Langhe”, attribuitogli in virtù della sua particolare posizione geografica.
All'inizio di ottobre, nella sola zona di Verduno, si vendemmia un'uva autoctona la cui produzione è molto limitata: è il Pelaverga. Da ogni vendemmia nascono in totale tra tutti i 12 produttori solamente 100.000 bottiglie. All'inizio degli anni '90 questa cultivar è stata registrata come "Pelaverga Piccolo" e, anche grazie ai produttori che da tempo credono e investono su questo vitigno, con il decreto 20 ottobre 1995 si è giunti al riconoscimento della denominazione di origine del vino, una delle più piccole e particolari d’Italia.
Una leggenda popolare associa al Pelaverga di Verduno straordinari poteri afrodisiaci, forse a causa del suo inconfondibile sapore speziato o forse a causa dell'allusivo nome.
Per suggellare questa sua unicità, si celebra il 4 settembre la Festa del Verduno Pelaverga (info: 339/7848846, 335/6871694, 335/7239785), che si pone come obbiettivo primario la ricerca di una originalità nell’atmosfera che inebria il piccolo e pittoresco paese invaso da suonatori di strumenti dal sapore antico (ghironda, arpa, violino ...), artisti di strada, cantastorie, giocolieri e teatranti.
Il 4 settembre, per la Festa del Verduno Pelaverga, convegno su “Verduno Pelaverga, le origini, gli obiettivi raggiunti e quelli ancora raggiungibili”: ci sarà anche il presidente di Slow Food, Carlin Petrini. Seguirà la presentazione dell'annata 2004 del Verduno Pelaverga doc, con degustazione guidata.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025