Il vino “made in Italy” vola oltreoceano: nel primo trimestre, l’export negli Usa è aumentato del 10,2%. E’ la migliore performance, secondo l'Italian Wine & Food Institute, tra i grandi Paesi concorrenti: l’Italia supera Australia (+10,1%), Cile (-5,5%), Francia (-23,1%).
La notizia positiva è un po’ “scalfita” dal calo dell’avanzo valutario nel settore dei vini, comunicato dall’Ismea, nel primo bimestre 2004: i conti sono chiaramente in attivo, ma il comparto registra un’erosione dell’avanzo valutario del 14% (pari a 293 milioni di euro, con una flessione dell’export del 12%). Secondo le elaborazioni Ismea dei dati Istat, aggiornate al 29 febbraio, l’import del comparto enologico è di 24.911 tonnellate (+2,2%) e l’export si attesta sulle 172.030 tonnellate (-11,7%).
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