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IL BAROLO TORNA A PALAZZO: VENDEMMIA 2004 DAL 18 AL 20 SETTEMBRE DI SCENA A TORINO. SPECIALE “PARTITA” DI BOTTIGLIE DEDICATA A DE BORTOLI, DIRETTORE “IL SOLE 24 ORE”, VESTITA CON ETICHETTA DISEGNATA DA SILVESTRI, “PAPÀ” DI LUPO ALBERTO E CATTIVIK

Italia
Ferruccio de Bortoli e il Barolo

A distanza di un anno, il “Barolo torna a Palazzo”: dal 18 al 20 settembre, l’annata 2004 del grande vino piemontese sarà nuovamente presentata agli eno-appassionati di Palazzo Barolo a Torino, riconfermando il legame esistente tra la denominazione e lo storico edificio di proprietà della famiglia dei Marchesi Falletti. Ritorneranno così gli oltre 100 produttori degli 11 comuni del Barolo, che aderiscono all’evento, per far degustare i profumi e sapori di una grande vendemmia.
La kermesse, organizzata dall’Enoteca Regionale del Barolo (www.baroloworld.it) comincia il 18 settembre con una degustazione ad inviti: la partita di bottiglie di Barolo 2004 che accompagnerà il buffet dei prodotti di Langa è stata dedicata a Ferruccio De Bortoli, giornalista e direttore de “Il Sole 24 Ore” e veste un’etichetta disegnata da Guido Silvestri, il “papà” di Lupo Alberto e Cattivik.
L’annata sarà commentata dall’enologo Armando Cordero.

Barolo 2004 - Ecco la scheda ufficiale …
Andamento stagionale annata 2004
Provvidenziali e abbondanti piogge nei primi mesi 2004, aggiunte a quelle autunnali del 2003, hanno ripristinato le riserve idriche del suolo, molto ridotte in seguito alla grande siccità e alle elevate temperature della stagione primaverile-estiva 2003.
Causa le copiose piogge e temperature basse fino ad inizio maggio, la vite ha avuto una fase di germogliamento alquanto posticipata. L’umidità elevata ha destato qualche preoccupazione per precoci attacchi di peronospora, fortunatamente risolti e, per l’oidio che nella prima decade di luglio si è sviluppato con particolare virulenza.
Il resto dell’estate, caratterizzato da temperature mai eccessive e dalla scarsità di precipitazioni ha permesso uno sviluppo vegetativo ideale per la vite. Un’annata ricca di frutti e di qualità, una vendemmia portata avanti nel tempo con uve sane, mature, giuste in tutti i loro elementi, ancora una volta la dimostrazione della grande vocazione viticola delle nostre terre. Lo sviluppo lento e regolare dei grappoli, il clima settembrino eccezionale ed il prolungarsi di condizioni ideali per la perfetta maturazione e la raccolta delle uve, anche le più tardive, hanno permesso la produzione di vini altrettanto eccezionali.
Gli esami analitici ed organolettici, condotti in cantina subito dopo la vendemmia e, i controlli dopo il terzo anno di vita, effettuati dalla Commissione provinciale per la Docg, hanno convalidato l’eccellenza del Barolo 2004.
Analisi sensoriale del Barolo 2004
“Il Barolo 2004 s’impone per la sua bella tonalità e intensità di colore. Una splendida visione di rubini e granati che illuminano il calice. Un vino perfettamente brillante, che lascia tracce vinose dense sulle pareti di cristallo. La sua giusta gradazione alcolica si conferma in un’abbondante formazione di archetti e lacrime.
Austero per la marcata intensità, ricchezza e persistenza del suo bouquet. Il Nebbiolo trionfa con le sue caratteristiche varietali impreziosite da sensazioni nette ed eleganti che ci ricordano il frutto maturo della ciliegia nera e della pesca. Leggere sensazioni floreali di rosa appassita, liquirizia e vaniglia stanno fondendosi con quei profumi terziari che si sono formati, in un primo tempo nelle botti e, poi nell’ambiente ridotto della bottiglia.
Al palato abbiamo un inizio caldo e vivo. Tannini ancora evidenti ma tendenti al morbido ed una buona presenza acida esaltano i vari componenti di questo vino ben strutturato, ricco, adatto a resistere nel tempo. Come sensazioni finali ritroviamo, ancora più intense, tutte le impressioni che avevamo recepito al naso. Assai lunga la persistenza aromatica intensa.
In conclusione ci troviamo, in questo momento, di fronte ad un Barolo ricco e austero. Un vino che fa prevedere una vita lunga e promettente.
Una grande annata, un Barolo altrettanto grande che saprà regalare ai suoi estimatori sensazioni che non si potranno dimenticare tanto facilmente”.
Armando Cordero

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