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IN LIBRERIA

“Il Bicchiere d’Argento”, omaggio al vino italiano dello storico ricettario “Il Cucchiaio d’Argento”

In partnership con il wine critic Luca Gardini, in uscita il 28 ottobre, è un viaggio tra vigne e bottiglie, con 500 etichette italiane da non perdere
IL BICCHIERE D'ARGENTO, IL CUCCHIAIO D’ARGENTO, LIBRI, LUCA GARDINI, vino, Italia
“Il Bicchiere d’Argento”, il Cucchiaio d’Argento omaggia il vino

“Il Cucchiaio d’Argento”, il brand di Editoriale Domus che da oltre 70 anni è un punto di riferimento assoluto dell’editoria food, approda al mondo beverage: esce in libreria il 28 ottobre “Il Bicchiere d’Argento”, un volume di 360 pagine interamente dedicato ai vini italiani. Ad accompagnare “Il Cucchiaio d’Argento”, in questa nuova sfida, è il wine critic Luca Gardini, che ha realizzato un’opera destinata sia all’appassionato più esigente, sia al consumatore meno esperto.
Pensato per affiancare l’ultima edizione (la n. 11) dello storico ricettario, di cui richiama lo stile e il design grafico - con un iconico e brillante bicchiere stilizzato al centro della copertina - il Bicchiere d’Argento inizia con una prima parte dedicata alla conoscenza dei vini attraverso il racconto dei vitigni, dei territori vinicoli e dei processi di vinificazione. Non solo bianchi o rossi ma anche vini affinati e in botte, vini tecnici e quei vini orange e naturali sempre più al centro dell’attenzione di produttori ed esperti.
Il passo successivo è quello della degustazione, un’esperienza a cui il libro prepara senza cadere in eccessivi nozionismi ma adottando un approccio molto concreto e immediato, spiegando i parametri di base - la morbidezza, la freschezza, la densità - tramite cui poter apprezzare e cogliere le sfumature di quel che si sta bevendo. Non manca la trattazione della conservazione e i consigli sul servizio del vino, con un ampio focus che spiega come creare la propria cantina e come praticare l’arte del ricevere senza intoppi - mai più dubbi tra caraffa o decanter ad esempio - gestendo senza paura le varie tipologie di bicchieri e le diverse temperature richieste. Non poteva mancare, trattandosi de “Il Cucchiaio d’Argento”, l’abbinamento con il cibo, tema molto a cuore anche al wine critic Luca Gardini, che spiega come superare le classiche regole a favore di un nuovo e innovativo paradigma contemporaneo all’insegna della sperimentazione e del piacere (“molto spesso si tratta di teorizzazioni datate, mai più rielaborate o rivisitate” spiega “davvero paradossale data la contaminazione sia della cucina che del gusto del vino derivata”). La seconda parte del volume accompagna il lettore in un ideale viaggio tra le vigne d’Italia: in quella che a tutti gli effetti rappresenta la “geografia del vino italiano” “Il Bicchiere d’Argento” passa in rassegna tutte le regioni facendo tappa nei territori vinicoli più importanti, descrivendone i relativi vitigni e segnalando i produttori di eccellenza, geolocalizzati su apposite mappe. Una sezione di pronta e facile lettura che diventa uno spunto divertente per organizzare gite fuori porta in compagnia e vere e proprie esperienze all’insegna del turismo enogastronomico.
A chiudere il libro, confermandone il carattere assolutamente inedito, è una rigorosa e meditata selezione di 500 etichette da assaggiare almeno una volta nella vita. Un elenco, non una classifica, di vini sempre attuali e assolutamente reperibili in commercio che, come spiega lo stesso Luca Gardini, hanno fatto la storia antica e moderna del settore risultando sempre garantiti, a prescindere dall’annata. Il lettore li potrà controllare facilmente, essendo suddivisi per categoria (rossi, bianchi, orange, bollicine e dolci) e successivamente per regione di provenienza. Una lista estremamente ampia e variegata da consultare anche quando si desidera donare una buona bottiglia.
Non è la prima volta che “Il Cucchiaio d’Argento” si affaccia in questo mondo: nel 1986 era già uscita una primissima (e unica) edizione di “Il Bicchiere d’Argento”. Non piccole le differenze: parlava di tutte le bevande, comprese acque, tisane e amari, dimostrando quanta poca specificità avesse all’epoca il vino il cui uso veniva inoltre limitato alla tavola e il servizio affidato alla “padrona di casa moderna”.
“Sfogliare oggi quel bellissimo volume, che comunque per l’epoca era stato un enorme successo editoriale, conferma quanto tutto sia cambiato. Da sempre “Il Cucchiaio d’Argento” racconta la cultura della tavola e l’evoluzione degli stili, delle abitudini e delle regole in cucina. Tra queste c’è sicuramente il nuovo ruolo che il vino si è aggiudicato, conquistando fasce di appassionati sempre più numerose ed eterogenee per età. Un ruolo che merita attenzione e profonda conoscenza. Con questo spirito, e con la dedizione di sempre, abbiamo deciso di portare in libreria Il Bicchiere d’Argento” spiega Tatjana Pauli, direttrice de “Il Cucchiaio d’Argento - Libri” .
Il libro rende così omaggio alla storia ma soprattutto al cambiamento - anche culturale - di cui il vino, in particolare quello italiano, è stato protagonista negli ultimi anni. È la fotografia assolutamente attuale di un settore che si conferma trainante per l’intera economia nazionale. “Sono molto orgoglioso - afferma Luca Gardini - che “Il Cucchiaio d’Argento” abbia pensato a me per curare questo progetto editoriale. Il mondo del vino è un universo in trasformazione, quindi il ruolo di guide e manuali è centrale per orientarsi in un settore di grande fascino. Un libro di questo genere inoltre è l’occasione per fare il punto sulla crescita di tutto il comparto, che negli ultimi 25 anni si è trasformato in un punto di riferimento a livello mondiale. Il vino è bellezza, condivisione, emozione, storia, un patrimonio dello stile italiano, una delle maniere in cui è possibile fare percepire la nostra ricchezza territoriale e il nostro artigianato. Comunicarlo, raccontarlo in maniera adeguata, è una delle mie missioni, ed è anche l’obiettivo principale di questo volume”.

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