Sperando che il tempo sia clemente, e che risparmi da piogge e crollo delle temperature i grandi territori del vino, stasera arriva uno degli appuntamenti più attesi nelle cantine del Belpaese: l’ultimo giorno di “Calici di Stelle”, nelle cantine del Movimento Turismo del Vino e nelle piazze delle Città del Vino di tutta Italia, cade, come da tradizione, proprio per la notte di San Lorenzo, in cui i wine lover staranno con gli occhi al cielo, pronti a brindare con gli esperti dell’Unione Astrofili Italiana (www.movimentoturismovino.it - www.cittadelvino.it).
E se la luna blu si sta ritraendo, creando le condizioni migliori per godersi lo spettacolo delle stelle cadenti, il Movimento Turismo Vino premierà le 5 foto vincitrici del challenge fotografico su Instagram del Movimento Turismo Vino, annunciate oggi nel giorno di chiusura di Calici di Stelle. Al n. 1 un’affascinante laguna di Venezia catturata dentro un calice di bianco da “@chicca2886”, seguita da un brindisi al cielo sullo sfondo della notte bianca di Modena gremita di enoappassionati firmato da “@jack0462”, e dal vino che incontra mare e colline marchigiane nella costa alta di Focara immortalato da “@stefprop”; posizione n. 4 per un suggestivo scorcio sui vigneti di Ramandolo in Friuli Venezia Giulia di “@giariv”, tra sfumature di verde e di azzurro e, al n. 5 la maestosità della montagna riflessa in un fresco calice di bianco nella foto di “@miss_aghi”. Una sfida “a scatti” all’insegna di #bevicosavedi, promossa in collaborazione con la community Instagramers Italia, nata con l’obiettivo di premiare le migliori immagini in grado di raccontare il vino italiano e le bellezze d’Italia tra paesaggi, monumenti, piazze, vigne e cantine.
“Abbiamo ideato un contest su Instagram - spiega la ex-presidente Mtv Daniela Mastroberardino, alla guida della giuria - perché oggi più che mai viviamo immersi nell’era della condivisione e dell’immagine. Il vino è una delle passioni che accomuna in maniera trasversale tante persone, molto diverse per storia, cultura e attitudini, tanto da essere diventato quasi un linguaggio universale. Da qui la voglia di chiedere alla gente di parlare, attraverso questo esperanto dei popoli, di tutti i valori che fanno grande il vino, tra i maggiori e più accreditati ambasciatori del made in Italy nel mondo”.
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