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IL “BIO” E’ DI CASA IN VENETO: NASCE A TREVISO BIOMBRA, PRIMO GRUPPO TRA IMPRESE PRODUTTRICI DI VINI BIOLOGICI

Sei persone, sei famiglie e tante generazioni sono racchiuse nel Gruppo Biombra, un nome molto particolare che gioca sul termine veneto “ombra”, che vuol dire “bicchiere di vino”, naturalmente declinato in chiave “bio”: il primo gruppo tra imprese produttrici di vini biologici, nasce a Treviso, con la mission di mettere insieme la cultura e le numerose esperienze di più aziende nel campo dell’agricoltura biologica Gli apripista dell’originale iniziativa, nata nell’ambito di Unint, il Consorzio di Unindustria Treviso, per favorire le aggregazioni tra imprese, sono tutte aziende della provincia di Treviso, che, d’ora in avanti, promuoveranno iniziative congiunte sotto il marchio Biombra (www.biombra.it).
“L’iniziativa - sottolineano le aziende - è partita da una semplice constatazione: all’edizione del Biofach 2007, la più importante fiera mondiale di prodotti biologici, la maggior parte degli espositori italiani di vino era veneta e, tra questi, la maggioranza trevigiani”. Nel frattempo l’Unint, ha messo attorno ad un tavolo le imprese produttrici di vini derivanti da agricoltura biologica della provincia di Treviso. Da questo scambio sono nati un marchio, Biombra appunto, realizzato dall’agenzia Evidenzia di Belluno, una brochure e un web-site, che fanno da cappello comune alle iniziative congiunte delle aziende, non come un punto d’arrivo, ma di partenza: dall’azienda agricola Durante di Cusignana di Giavera del Montello all’Azienda agricola Giol di San Polo di Piave, dall’Azienda Agricola La Jara di Mareno di Piave a Galileo Società Agricola di Tezze di Vazzola, dalla Cantina Pizzolato di Villorba fino a Perlage di Farra di Soligo.
“Il Gruppo - spiegano Ivo Nardi di Perlage e Vittorio Carraro di Giol - sta ora lavorando su diversi progetti comuni, dall’agronomia alla promozione delle qualità e dei caratteri distintivi del vino biologico e, in tale contesto, conta di allargare il confronto anche ad altre imprese del settore. La logica è infatti quella di condividere competenze e conoscenze tra il maggior numero di imprese, avendo ben presente che tra imprese che fanno con passione lo stesso mestiere sono più i punti di contatto e unione che quelli di conflitto, e l’obiettivo a medio termine è quello di diventare un serbatoio di idee e iniziative di promozione per il settore vinicolo biologico sia in Italia sia all’estero”.
“Si tratta di un importante segnale di vitalità e di maturità del sistema imprenditoriale trevigiano specializzato nel comparto vinicolo - afferma il presidente del Gruppo Vinicolo di Unindustria Giorgio Serena - qui è presente una tradizione secolare nel vino e oggi proponiamo un esempio di innovazione come il progetto Biombra. Questa iniziativa è anche un esempio innovativo in termini di collaborazione tra aziende di diversi settori lungo tutta la filiera produttiva del vino, dall’impresa agricola alla cantina, legate da un comune forte legame con questo territorio”.
“I progetti sviluppati da Unint - conclude Vice Presidente di Unindustria Treviso Alessandra Pegorer - propongono un modello operativo di riferimento non solo in momenti critici per l’economia come quello attuale. Le piccole aziende hanno bisogno di essere supportate, oltre che dalle capacità individuali di ogni singolo imprenditore, anche da un territorio efficiente che metta a disposizione i mezzi in grado di renderle più competitive sui mercati. Quella di Unint ha dimostrato di essere, una volta di più, un’iniziativa idonea a raggiungere questo importante obiettivo”.

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