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IL BRUNELLO DI MONTALCINO 2006 DI CAMPOGIOVANNI, AL QUARTO POSTO NELLA CLASSIFICA DI “WINE SPECTATOR”, E’ IL MIGLIOR ITALIANO NELLA TOP 100 DEL PRESTIGIOSO MAGAZINE AMERICANO. ADESSO, MANCA SOLO IL NUMERO UNO ...

E’ il Brunello di Montalcino 2006 di Campogiovanni il miglior vino italiano, secondo la “Top 100” di “Wine Spectator”, una delle classifiche più attese ed influenti del panorama enoico mondiale. In attesa che cada il velo dal podio e si possa scoprire quale vino regna sul gradino più alto e con la speranza, intatta, che al vertice ci sia un altro italiano, il prestigioso magazine americano ha svelato il quarto posto, assegnato al più blasonato dei vini toscani, il Brunello, premiando la grande inventiva enologica toscana.

“Questo riconoscimento premia il lavoro di tutti coloro che lavorano in cantina e in vigna - spiega Leonardo Bellaccini, enologo della cantina Campogiovanni - sempre attenti alla ricerca e alla sperimentazione, e soprattutto alla volontà di mantenere un vitale legame con la territorialità e con la tipicità. Elegante e austero, forte e generoso, il nostro vino cerca di rappresentare non solo una denominazione, ma tutto un territorio, quello di Montalcino”. In anticipo sui tempi, già negli anni ‘80 , infatti, quando la fama internazionale del Brunello doveva ancora esplodere, l’Agricola San Felice, oggi controllata del Gruppo Allianz assicurazioni, acquisì la tenuta Campogiovanni, situata a un'altitudine che va dai 250 ai 300 metri sul versante sud-ovest del colle di Montalcino, caratterizzata da un microclima tipicamente mediterraneo, per produrre la più prestigiosa delle etichetta di San Felice, il Brunello Campogiovanni.

Se il Brunello di Montalcino 2006 di Campogiovanni è al quarto posto della “ Top 100” di Wine Spectator, alle altre posizioni troviamo: al numero 5 un Californiano, il Pinot Noir Russian River Valley 2008 Dehlinger, mentre sul gradino più basso del podio c’è il francese Vouvray Moelleux Clos du Bourg Première Trie 2009 di Domaine Huët, preceduto da un altro californiano, il Cabernet Sauvignon Napa Valley Kathryn Hall 2008.

La tenuta Campogiovanni, in tutto 65 ettari, conta 14 ettari di vigneto destinati alla produzione di Brunello di Montalcino, 6 a Rosso di Montalcino e vigneti di nuova generazione impiantati con una densità media elevata (oltre 7.000 piante ad ettaro), per applicare le moderne concezioni viticole che prevedono una riduzione della produzione di uva per singola pianta, al fine di ottenere una più equilibrata distribuzione delle sostanze nutritive a disposizione della vite. Densità d’impianto e selezione clonale sono quindi i due elementi principali che contraddistinguono i vigneti e di conseguenza i vini della cantina Campogiovanni.

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