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IL “CAMPIONE DEL MONDO” SARA’ SVELATO DOMANI ... “WINE SPECTATOR”, LA RIVISTA CONSIDERATA LA “BIBBIA DEL VINO”, INNALZA IL TIGNANELLO 2004 DI ANTINORI, AL QUARTO POSTO DELLA CLASSIFICA MONDIALE. A SEGUIRE (AL N. 7), L’ORNELLAIA 2004

Italia
La famiglia Antinori

Il “campione del mondo” si saprà solo domani! Ad oggi le news che arrivano dal www.winespectator.com, la versione on line di Wine Spectator, la rivista americana considerata la “Bibbia del vino” nel mondo, sono buone, con due italiani nella “Top 10”: nella posizione n. 10 (http://www.winespectator.com/Wine/Top100/2007), c’è il francese Krug (in Italia è importato dalla Marchesi Antinori, ndr) con il Brut Champagne 1996, 99 punti di valutazione; risalendo la classifica troviamo lo statunitense Robert Mondavi Cabernet Sauvignon Napa Valley Reserve 2004 (95 punti), l’australiano Mollydooker Shiraz McLaren Vale Carnival of Love 2006 (95 punti), il Bolgheri Superiore Ornellaia 2004 della Tenuta dell’Ornellaia (97 punti), al n. 7, il bordolese Château Léoville Las Cases 2004 (95 punti), l’australiano Two Hands 2005 Shiraz Barossa Valley Bella’s Garden (95 punti), il toscano Tignanello di Antinori 2004 (95 punti), al n. 4, il francese Le Vieux Donjon 2005 di Châteauneuf-du-Pape (95 punti), il californiano Ridge Chardonnay Santa Cruz Mountains Santa Cruz Mountain Estate 2005 (95 punti).
Nel 2006, il prestigioso riconoscimento era toccato al Brunello di Montalcino “Tenuta Nuova” 2001 di Casanova di Neri e, in precedenza, al Solaia 1997 di Piero Antinori e all’Ornellaia 1998 della Tenuta dell’Ornellaia, in quel momento di proprietà di Lodovico Antinori, che oggi sta portando avanti un’altra interessante esperienza enologica, quella della Tenuta di Biserno, in quel di Bibbona, a pochi passi da Bolgheri.
La “Top 100” di Wine Spectator ha debuttato, nel 1988, ed è diventata una classifica davvero in grado di orientare il mercato di tutto il mondo. I vini vengono selezionati non solo per le qualità del prodotto ma anche secondo altri criteri: valore (prezzo), disponibilità (produzione) ed un “fattore x” che i giornalisti di “Wine Spectator” definiscono “excitement”.

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