Che la “Casa delle Libertà” sia sempre più interessata al vino ed ai prodotti dell’agroalimentare di qualità non è un fatto nuovo (secondo tante voci sta per nascere anche un movimento per l’educazione e la valorizzazione della cultura del vino e dell’agroalimentare di qualità) . Di nuovo, c’è invece un investimento molto consistente di una delle regioni del Centro-Destra, il Lazio, che, di recente, ha lanciato l'idea di una grande kermesse a Roma sui temi dell'enogastronomia. L’appuntamento tra un anno, nel 2002. Intanto, via con la campagna di sostegno, con 14 miliardi stanziati dal presidente della Regione Lazio, Francesco Storace, ed un disegno pluriennale di azione. Il Lazio produce 3,2 milioni di ettolitri, con un fatturato di 300 miliardi di fatturato (su 16.000 del comparto a livello nazionale). “Ma la nostra regione - stando sempre alle parole di Storace - pur crescendo in qualità, non è stata capace di ben utilizzare sul mercato la politica del “marchio Lazio”. Da qui la necessità di un’azione promozionale per i nostri vignaioli”.
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