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Il Chianti punta alla “reconquista” del Brasile puntando sugli abbinamenti con la cucina locale

I numeri raccontano di un Paese difficile per il vino italiano: la chiave di volta è nella diffusione della cultura del Chianti

Per qualche anno il vino italiano, ma non solo, ha riposto enormi speranze nelle economie dei Paesi Brics - Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, che hanno vissuto, ed in parte continuano a vivere, una spettacolare crescita economica, a ritmi decisamente superiori a quelli delle economie occidentali. Piano piano, però, la spinta propulsiva si è andata spegnendo, specie in Brasile, dove nel lontano - ma non lontanissimo - 2018 le esportazioni di vino avevano raggiunto un fatturato di 40 milioni di euro, contro gli 8,9 milioni di euro dei primi 4 mesi 2023, un dato sostanzialmente identico a quello dello stesso periodo del 2022.
Eppure, il mercato brasiliano, porta d’ingresso per tutto il Sud America, resta tutto da costruire, da scoprire e, in un certo senso, da sfruttare. Ne è convinto il Consorzio del Chianti, che tornerà il Brasile proprio per continuare a sviluppare l’ambizione, duplice e concreta, di creare inediti abbinamenti tra il vino e l’enogastronomia locale, estendendo la rete di ambasciatori internazionali della Denominazione, con il “Chianti Lovers Latam”.
Che, dopo le tappe di luglio in Venezuela e in Messico, sarà l’1 agosto a Rio de Janeiro, con la masterclass “Wine & Cinema Experience”, evento di degustazione orizzontale con sette vini del Chianti e la proiezione di una serie di clip cinematografiche che raccontano il forte legame che intercorre tra il marchio e la cultura popolare, ed il 3 agosto, a San Paolo, dove debutterà il format “Nossa nove!”, che offrirà l’opportunità di degustare tre categorie di prodotto per tre diverse annate.

L’obiettivo di fondo - commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti - resta quello di continuare a diffondere e fortificare la cultura del Chianti, insieme alla nostra Denominazione, in territori che presentano caratteristiche adatte a recepirla. Noi puntiamo a sostenere questa dinamica tramite il contributo di una serie di ambasciatori ogni anno più competenti”. Ed il Brasile, in questo senso, offre un contesto gastronomico e culinario perfetto, garantendo abbinamenti assolutamente interessanti ed estrosi, con piatti come il Churrasco e la Feijoada: un modo per divulgare una autentica cultura del vino in un contesto internazionale che offre una cucina variegata e ricca, somma di molteplici espressioni regionali.

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