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“IL CIOCCOLATO ALLA CORTE DEL BAROLO CHINATO”, PERCORSO DIDATTICO STORICO-TECNICO SUL “CHINATO”, DI SCENA A BAROLO (1/2 MARZO). LE MIGLIORI ETICHETTE DI QUESTO ANTICO E NOBILE VINO: CAPPELLANO, COCCHI, MARCHESI DI BAROLO

“Il Cioccolato alla corte del Barolo Chinato” è un percorso didattico storico-tecnico sul Barolo Chinato a cura del Consorzio di Tutela Barolo e Barbaresco, con la collaborazione della Scuola Enologica di Alba, con degustazioni dal titolo “ Il Cioccolato nelle sue varie espressioni incontra il Barolo Chinato dei diversi produttori”.
La ristorazione del territorio proporrà specifici menù che esalteranno l’abbinamento Cioccolato/Barolo Chinato: caffé, vinerie, botteghe tipiche creeranno connubi degustativi sul tema. Questa ricca serie di appuntamenti saranno in programma il 1 e 2 marzo, a Barolo, nell’Enoteca Regionale del Barolo (tel. 0173/56277, www.baroloworld.it), e per favorire il pubblico (che potrà anche fare acquisti) alla ricerca dei sapori e di sfumature del prodotto parteciperanno anche i produttori, che così incontreranno gli appassionati spiegando loro le differenze nel privilegiare più un aroma che un altro nella produzione dell’alchimia suggestiva del liquore.
Gli altri appuntamenti con il Barolo Chinato? A Torino (8/9 marzo, Palazzo Barolo, Via delle Orfane n. 7); a Cuneo (14/16 marzo, nel Relais Club Venchi, Piazza Europa).

L’approfondimento - La storia del Barolo Chinato
Il Barolo Chinato è un vino speciale aromatizzato, prodotto con Barolo a denominazione d’origine controllata e garantita. Nato in Piemonte nel secolo scorso, subito si diffuse grazie al gusto ben dosato di amaro-dolce e soprattutto all’effetto trainante in termini di mercato del nome Barolo, che subito lo collocava nei prodotti nobili rispetto agli svariati tipi di bevande alcoliche a base di china. Culla di questo vino, così particolare, i retrobottega di due straordinari speziali il dottor Giuseppe Cappellano di Serralunga e il dottor Zabaldano di Monforte d’Alba. Personaggi carismatici del mondo del Barolo, i due farmacisti seppero applicare, ciascuno in base alla propria formula, le tanto decantate proprietà della China Calissaia al Barolo, creando un elisir dall’immediata fama commerciale e dalle durature fortune nella cultura contadina di Langa. Con loro anche Giulio Cocchi della vicina Asti che, prendendo spunto dalle ricette dell’antichità e cercando di creare un liquore speciale, iniziò a mescolare diverse spezie al Barolo.
Piacciono l’equilibrio e l’armonia del profumo, l’immediata gradevolezza del gusto e la persistenza delle sensazioni organolettiche di questo prodotto ottenuto dalla infusione di ventuno erbe scelte e opportunamente dosate in un vino di grande pregio. Amorevolmente protetto, quasi nascosto, dalla più vera civiltà del barolo, il Barolo Chinato ha saputo sopravvivere ai tempi integrati per figurare, oggi, con inalterata orgogliosa fierezza contadina tra le proposte più raffinate della grande cucina albese.
Nelle segrete formule e nel sapiente equilibrio di barolo, china calissaia e spezie ritroviamo anche quell’amore per la strada, per l’esotico, per i mari del sud, che rappresenta un aspetto caratteristico della cultura e dell’immaginario contadino di Langa.

I prodotti - Le etichette di riferimento? Marchesi di Barolo, Cocchi, Cappellano
- Cappellano, Barolo Chinato
Teobaldo Cappellano, vignaiolo autentico e presidente dell’associazione “Vini Veri” e, soprattutto, erede del dottor Giuseppe (l’inventore del Barolo Chinato) produce una grande versione di questo vino “da meditazione” in senso proprio, che risulta equilibrata e perfettamente abbinabile con il cioccolato (ma non troppo fondente).
- Cocchi, Barolo Chinato
E’ prodotto con vino Barolo aromatizzato con corteccia, rizoma di rabarbaro e radice di genziana, i cui principi attivi vengono estratti mediante macerazione a temperatura ambiente con aggiunte di spezie aromatizzanti tra le quali il prezioso seme del cardamomo. Aperitivo e digestivo, può essere scaldato per un ottimo vin brûlè, grazie alla sua ricchezza e complessità ha dimostrato di accompagnare bene anche i cioccolati più ricchi di cacao. È un vino nobile da meditazione.
- Marchesi di Barolo, Barolo Chinato
L’aromatizzazione viene effettuata mediante infusione a freddo in soluzione idroalcolica di corteccia di china calissaia, di genziana radice, di semi di cardamomo e di altre spezie minori come le bacche di vaniglia. Dopo la sua preparazione, il Barolo Chinato viene affinato almeno un anno in botte prima di essere messo in commercio. Con il tempo continua il suo affinamento in bottiglia che ne accresce la morbidezza al gusto e ne migliora ancora la sensazione aromatica. Il profumo è aromatico con netti ricordi di spezie orientali. Al gusto è caldo, pieno, e persistente, con una nota gradevolmente amara della genziana sul finale.

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