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IL DECRETO LEGGE SULL’AGRICOLTURA, APPENA APPROVATO AL SENATO, DESTINA 10 MILIONI DI EURO A SOSTEGNO DELE IMPRESE VITIVINICOLE SICILIANE COLPITE DALLA PERONOSPORA. CRITICHE LE OPPOSIZIONI: “IL PRECEDENTE GOVERNO AVEVA STANZIATO 50 MILIONI”

Ieri, l’aula del Senato ha approvato un emendamento al decreto legge sull’Agricoltura presentato dal presidente della Commissione Ambiente e territorio, Antonio D’Alì (Pdl), che dispone un intervento di 10 milioni di euro per le imprese vitivinicole siciliane danneggiate dalla malattia della peronospora della vite, che aveva causato seri danni nella vendemmia 2007.

“L’intervento - spiega D’Alì - è stato elaborato nel rispetto dei regolamenti della Unione Europea, che prevede un massimale di 7.500 euro per azienda. E’ un primo intervento da parte del governo che mostra la sua sensibilità al problema sollevato dagli agricoltori siciliani in un comparto, quello vitivinicolo, da sempre molto competitivo per la nostra produzione. Lo stanziamento è un atto concreto che supera le tante vane parole pronunciate in questi giorni. Non si tratta di una elargizione ma del risultato di una dura battaglia parlamentare perché fosse riconosciuto un giusto diritto dei vitivinicoltori in una fase molto delicata dell’economia nazionale e del Mezzogiorno in particolare”.

L’emendamento - informa una nota - è stato approvato con 155 voti favorevoli e l’astensione dei gruppi di Udc, Pd e Idv, ma anche con qualche voto favorevole proveniente dai banchi dell’opposizione, come nel caso del senatore Udc Salvatore Cuffaro (ex Presidente della Regione Sicilia).

“Non posso che votare un provvedimento che sebbene in modo molto parziale aiuta gli agricoltori siciliani”, ha spiegato Cuffaro, commentando il voto favorevole alla norma che ripristina 10 dei 50 milioni di euro previsti in favore dei viticoltori siciliani che avevano subito danni per la peronospera. “Debbo però rilevare - ha aggiunto l’ex presidente della Regione Sicilia - che, a fronte della concessione di 10 milioni, ancora mancano 40 milioni di euro che il governo si era impegnato a ripristinare. è dura dover constatare - ha concluso - che mentre gli agricoltori siciliani debbono pagare un prezzo altissimo, negli stessi giorni il ministro per l’Agricoltura dispone l’acquisto per 60 milioni di euro prelevati dal fondo per gli indigenti per l’acquisto di grana padano e parmigiano reggiano”.

Decisamente critico il commento al provvedimento del Governo da parte del senatore del Pd Giuseppe Lumia, membro della commissione bilancio, che commenta: “un altro schiaffo alla migliore Sicilia, quella produttiva, moderna e avanzata. Il settore vitivinicolo siciliano oggi rappresenta una delle migliori realtà competitive del Paese, ma oggi viene umiliato”. Il governo Prodi lo scorso anno aveva assegnato alla Sicilia 50 milioni di euro per affrontare la gravissima crisi determinata dalla peronospora, adesso, invece, “il governo Berlusconi ha tagliato questo investimento - prosegue Lumia - e nel decreto sull’agricoltura vengono recuperati solo 10 milioni di euro con una procedura restrittiva chiamata de minimis, umiliando ancora una volta le capacità innovative e produttive dei viticoltori siciliani. C’è poco da rallegrarsi perché continuano i tagli agli investimenti utili per la Sicilia. Un taglio- ha concluso il senatore del Pd - che si aggiunge ai 2,5 miliardi di euro di investimenti decurtati dal governo Berlusconi a sostegno della produzione e soprattutto delle infrastrutture siciliane”.

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