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IL “FINANCIAL TIMES” INCORONA TENUTA VENISSA, IL PROGETTO DI OSPITALITA’ IDEATO DA BISOL SULL’ISOLA DI MAZZORBO A VENEZIA. IL PRESIDENTE DEL VENETO LUCA ZAIA: “INVESTIMENTO DI GRANDE CONVINZIONE E INTELLIGENZA CHE HA VISTO ASSIEME PUBBLICO E PRIVATO”

Italia
Zaia, Baratta, Bisol in vendemmia a Venissa

Uno dei quotidiani economici più prestigiosi al mondo incorona il know how e la creatività tutta italiana: è il britannico “Financial Times” che in “How To Spend It”, il mensile dedicato al lusso e al lifestyle (8 gennaio) celebra Tenuta Venissa, il progetto di ospitalità nato dalla “visione lagunare” dei Bisol, “venerata famiglia italiana di viticoltori” secondo il giornalista Bill Knott, autore dell’articolo, “e la loro creazione di un’oasi di ospitalità di grande attrattiva ed originalià” sull’Isola di Mazzorbo-Burano a Venezia (info: www.venissa.it).
“La tenuta ha un senso di grazia e spazio che dà un senso di profonda calma - scrive Knott - un tributo agli anni di intenso lavoro che sono stati investiti nella sua realizzazione e nella visione dei suoi creatori!”. Per il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, la Tenuta Venissa, dove la famiglia Bisol ha recuperato un’antica vigna murata, “è stato un investimento di grande convinzione e intelligenza che ha visto assieme pubblico e privato nel valorizzare un’area alla quale l’“economy” che pensa all’immediato non aveva dimostrato grande interesse. E invece rende: in immagine, recupero territoriale e profitti, specie quando, nel 2012, saranno pronte le prima 4.880 bottiglie di vino da Dorona, delle quali mi risulta che restino ancora alcuni esemplari da prenotare. Ma per concepire un simile futuro - secondo Zaia - bisogna avere salde radici e credere nel territorio, come la famiglia Bisol, che del resto lavora vigneti da quattro secoli e mezzo”.
“Un ponte fra la collina e le isole: Valdobbiadene e Venezia sono la punta di diamante di due anime forti del Veneto”: così Gianluca Bisol, direttore generale di Bisol e principale fautore del progetto, definisce Venissa, l'antica vigna murata nel cuore della Laguna di Venezia. Bisol, forte di secoli di esperienza e tradizione vitivinicoli nel Prosecco e sul Cartizze, ha recuperato il vigneto che circonda il Campanile trecentesco della Tenuta, piantando la Dorona, vitigno autoctono a bacca bianca tipicamente veneziano. “Questo risultato è il coronamento di un difficile lavoro di ricerca sui vitigni autoctoni veneziani, iniziato nel 2002 - spiega Gianluca Bisol - la Dorona, l’uva d’oro amata dai dogi veneziani un tempo diffusa in Laguna, rischiava di scomparire”. Nel 2007, il Comune di Venezia, proprietario della Tenuta, ha deciso di premiare Terre di Venezia - società fondata dalla Famiglia Bisol e dal Polo Nautico Vento di Venezia - la cui proposta è risultata la migliore fra i dodici progetti in gara. Questo progetto, frutto di una felice partnership fra pubblico e privato, è stato realizzato in collaborazione con la Regione Veneto attraverso Veneto Agricoltura e coinvolge attivamente il Parco della Laguna, guidato da Alessandra Taverna, e associazioni, enti culturali e scientifici internazionali.
Entro il 2012, verranno prodotte 4.880 bottiglie di Venissa, già ottenibile su prenotazione tramite la vendita en primeur: grazie al coordinamento di Desiderio Bisol, direttore tecnico, e alla consulenza del noto winemaker Roberto Cipresso, Venissa sarà un grande vino bianco da collezione, che omaggia la storia e la cultura della Laguna di Venezia, da sempre legata particolarmente a Valdobbiadene, dove i nobili veneziani amavamo rigenerarsi e trascorrere le loro vacanze. Ma non solo, perché la Tenuta ospita orti dedicati alla coltivazione di specialità tutte veneziane ed una peschiera con tipici pesci lagunari. Nella Tenuta sorge poi il Ristorante Venissa, gestito dalla famosa Paola Budel, chef bellunese formatasi alla scuola di Gualtiero Marchesi e di Michel Roux: “il menu varia ogni giorno e omaggia la cultura delle isole veneziane - aggiunge Bisol - Venissa e Burano rappresentano un’esperienza emozionale, da vivere: i colori vivissimi, l’ eccellente microclima e la bellissima gente che vi risiede rendono Burano una destinazione imperdibile nel panorama turistico mondiale, ideale destinazione per la qualità della vita e dell’ enogastronomia, vicina a Venezia e Torcello, nel cuore di un parco naturalistico inimitabile”.
“Anche nel Regno Unito si stanno accorgendo che l’identità e il territorio sono valori economici, di sicuro più saldi e durevoli delle speculazioni”, aggiunge il presidente del Veneto Luca Zaia, e un successo quello di Bisol in Gran Bretagna testimoniato anche dal posto d’onore presso l’area Wine & Spirits di Harrods a Londra dedicato al Prosecco Bisol accanto ai più prestigiosi Champagne.

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