Tra i nuovi mercati dell’export enoico tricolore, la Russia è probabilmente il più solido, ed uno di quelli che continua ad offrire le possibilità di crescita maggiori. Per rendersene conto, bastano due dati: la crescita del vino esportato, in valore, registrata tra il 2009 ed il 2011 (+83% a quota 118 milioni di euro), e l’aumento, nello stesso periodo, del prezzo medio (+60%).
Un legame incentrato sulla qualità, e pronto a rinnovarsi con un accordo di assoluto prestigio: l’Hermitage di San Pietroburgo, tra i musei più importanti al mondo, con una collezione che vanta capolavori di Leonardo, Tiziano e Raffaello ed opere di Matisse (nella foto), Gauguin e Picasso, ha scelto il Friulano della Fondazione Villa Russiz come bianco ufficiale per i prossimi 5 anni, in un protocollo d’intesa (che verrà siglato nella vecchia Leningrado il 23 ottobre) che prevede una collaborazione scientifico culturale per lo studio e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico, culturale e del paesaggio, all’interno delle relazioni tra Italia e Russia, sul tema del vino e della sua storia millenaria.
Il vino, così, diventa elemento culturale a tutti gli effetti, capolavoro tra le opere d’arte più rappresentative degli ultimi secoli.
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