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IL FUTURO DEL VINO IN USA? TRA I 15 E I 20 DOLLARI A BOTTIGLIA. ECCO, SECONDO I RETAILER, IL RANGE DI PREZZO IN CUI SI CONCENTRERANNO LE VENDITE NELL’IMMEDIATO FUTURO. LO SCRIVE PATRICK COMISKEY, FIRMA ENOLOGICA DEL “LOS ANGELES TIMES”

Va bene parlare di qualità, di origine e di caratteristiche di un vino. Ma poi bisogna anche tener conto del prezzo o, per dirla in termini appena più economici, del “posizionamento” che si vuole avere sullo scaffale. O, comunque, tenere conto della fascia di prezzo che va per la maggiore. E dagli Stati Uniti, mercato fondamentale per il nostro vino, arriva un messaggio che potrà tornare utile ai produttori: pare proprio che i gestori dei wine shop stiano puntando decidi, spinti ovviamente dai consumatori, su le bottiglie che vanno dai 15 ai 20 dollari allo scaffale. Lo scrive Patrick Comiskey, firma enoica del quotidiano Usa “Los Angeles Times”. “La buona notizia è che la gente ha continuato a comprare vino - scrive - ma i negozianti vedono lontanissimi i tempi in cui si spendevano spesso 150 dollari per i Cabernet di culto, e fare margini nella fascia da 50 a 150 dollari resta difficilissimo. E se alle soglie del 2009 la “normalità” stava nella fascia dei 40 dollari, che poi, causa crisi, è scesa a 25, nell’immediato futuro, secondo i commercianti che stanno in prima linea, la fascia dove si concentreranno le vendite sarà proprio quella dei 15-20 dollari a bottiglia, che trovano sempre più visibilità nei negozi e sono sempre più frequenti negli ordini ...

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