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IL FUTURO DEL VINO ITALIANO NEL MONDO CORRE SULLA RETE CON “VINITALY INTERNATIONAL NETWORK” E, IN AUTUNNO, TORNA VINITALY WORLD TOUR IN RUSSIA, STATI UNITI E CINA

Si dice sempre che il vino italiano per imporsi all’estero, continuare a rivaleggiare con i cugini d’Oltralpe e conquistare i mercati emergenti - su tutti quello cinese - deve imparare a fare sistema, a marciare compatto. Certo, non è facile mettere a sistema le esigenze e le peculiarità delle 4.500 aziende che si presentano al mondo con Vinitaly World Tour, ma internet, in questo caso, gioca un ruolo fondamentale. In vista degli appuntamenti del prossimo autunno in giro per il mondo, che porteranno il vino italiano prima in Russia (Mosca, 12-13 ottobre), quindi negli Stati Uniti (Washington Dc e New York, 17-19 ottobre) e infine in Cina (Hong Kong, 3-5 novembre), è nato su un social network lo strumento in grado di coordinare le attività internazionali di Vinitaly. Si chiama “Vinitaly International Network”, un gruppo di discussione attivo su LinkedIn, il sito che mette in contatto i professionisti di tutto il mondo: lontano dalla logica di Facebook, LinkedIn richiede l’esposizione del proprio curriculum professionale, e questo comporta una certa tracciabilità degli iscritti. L’idea della General Coordinator di Vinitaly International, Stevie Kim, è quella di facilitare e stimolare una discussione diretta tra i protagonisti, nel panorama internazionale, del vasto regno dell’educazione e della promozione del vino italiano. In pochi mesi, sono oltre 1.000 i membri del gruppo, tra giornalisti, produttori, importatori, distributori, da tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, dall’Olanda alla Russia, fino all’Asia, con una forte concentrazione da Cina e Hong Kong: una rete vera e propria, lungo le zone in cui Vinitaly è stata in mostra. L’obiettivo è fare di “Vinitaly International Network” una piattaforma in cui le informazioni corrono in tempo reale, e sono sempre alla portata di tutti.

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