02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL J’ACCUSE DELL’AVVOCATO DIEGO MAGGIO (CONSORZI DOC MARSALA E PANTELLERIA): “PERCHE’ IN SICILIA NON RIUSCIAMO A CANDIDARE I NOSTRI TERRITORI DEL VINO ALLA TUTELA DELL’UNESCO?”

“Dopo il recente caso del Piemonte, dove si sono dati da fare concretamente per porre Langhe, Roero, Monferrato e Astigiano, sotto la tutela dell’Unesco, quale patrimonio dell’umanità, scenari che già costituiscono un punto di forza economico in sé, l’avvocato Diego Maggio, presidente dell’associazione volontaria di tutela e promozione “Paladini dei Vini di Sicilia” e consigliere per i consorzi Doc di Marsala e di Pantelleria, lancia il suo appassionato “j’accuse” contro l’immobilità generalizzata della Trinacria: “l’intesa raggiunta in Piemonte, consacrata in un protocollo, ha visto uniti il Ministero dei Beni Culturali, quella Regione (a statuto “ordinario”) e le Province di quei territori a Docg fare “sistema”, superando orticelli e gelosie campanilistiche. E così è successo alla Val d’Orcia, in Toscana, all’Alto Duero in Portogallo, a Saint Emiliòn, nel bordolese. E bene faremmo a farci un giro in ognuno di questi altrove - continua Maggio - per toccare con mano quali condizioni di sviluppo e di riscatto ha già determinato un tale alto patrocinio. Il tutto, grazie ad un “gioco di squadra”. Capiremmo anche, forse, perché qui non si è riusciti ancora ad andare al di là di proclami, polemiche, astiose negazioni di primogenitura e comunicati-stampa di nuova appropriazione dei meriti ad ogni cambio di guardia. Troveremmo il rimedio, probabilmente, alla paralisi di procedimenti avviati da troppi anni e che già avrebbero dovuto produrre il riconoscimento e la tutela di patrimoni “a rischio” come le storiche “pietre” fenicio-latine di Mozia-Lilibeo e di Pantelleria, nonché dei loro inimitabili bacini vitienologici che vivono tutti una profonda crisi: culturale e colturale. Una preghiera bipartisan - conclude Maggio - a chi regge i Municipi ed a quanti, fra aprile e giugno, occuperanno le sedie decisionali a Trapani, Palermo e Roma: per una volta lavorate insieme in favore di tutta questa terra che vi avrà eletti”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli