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GIACENZE DEL VINO

Il Lugana brinda all’estate: via libera a tutto il vino stoccato nel 2020

Di fronte alla crescita di valori e di imbottigliamenti il Consorzio ha reso disponibile anche il restante 50% delle riserve, pari a 8.900 ettolitri
CONSORZIO LUGANA, ETTORE NICOLETTO, IMBOTTIGLIATO, LUGANA, PREZZO, RISERVE, STOCCAGGIO, Italia
I vigneti del Lugana affacciati sul Lago di Garda

È un momento d’oro per il Lugana Doc, che, a metà 2021, ha visto calare le giacenze e crescere sia i valori che gli imbottigliamenti. Il prezzo medio del vino sfuso, a luglio, ha visto un incremento del 93% sullo stesso mese del 2020 (fonte: Borsa Merci delle Cciaa di Verona), pari a 2,60-3 euro al litro, gli imbottigliamenti hanno segnato a giugno un +19,76%, mentre le giacenze, da marzo, risultano inferiori al 2020, anche includendo la quota appena liberata dal Consorzio, ovvero gli ultimi 8.900 ettolitri di vino (il 50%) della vendemmia 2020, prudenzialmente stoccati ma adesso “scongelati” a fronte delle ottime performance della Doc più antica della Lombardia.
“Il Consorzio - spiega il presidente del Consorzio di tutela Lugana, Ettore Nicoletto - ha ritenuto opportuno liberare tutto il vino posto a stoccaggio, anche per alleviare l’attuale pressione sulle giacenze e permettere alle aziende una più agevole programmazione delle vendite. È una decisione a cui siamo giunti con grande naturalezza, quasi inevitabile a fronte dell’inversione di tendenza dopo il difficile 2020, e che va nell’ottica di rispondere alla crescente domanda di vino da parte dei consumatori, dando allo stesso tempo valore e il giusto riconoscimento al Lugana ed all’intera filiera, dal prezzo dell’uva, del vino, fino alla bottiglia”.

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