E' stata “ufficializzata” la trasferta in Sardegna del marchese Niccolò Incisa della Rocchetta, produttore a Bolgheri del leggendario Sassicaia (come peraltro già anticipato in esclusiva nei giorni scorsi da Winenews): il marchese Incisa ha, infatti, acquistato nell’isola un’azienda agricola insieme alla cantina sociale di Santadi. Gli sponsor dell’operazione sono Giacomo Tachis, decano degli enologi italiani, e Antonello Pilloni, storico presidente della cooperativa da quasi trent’anni e “padre” del Terre Brune, uno dei vini più famosi della Sardegna. «Da un po’ di tempo - dice il marchese Incisa della Rocchetta - Tachis ci consigliava di essere presenti nell’isola. Poi abbiamo conosciuto il signor Pilloni e i vini di Santadi: così, appena si è presentata l’occasione, ne abbiamo approfittato. Unendo le esperienze della mia azienda a quelle della cantina sociale vogliamo creare un prodotto di alta qualità». Per acquistare la tenuta (24 ettari, appartenuta in precedenza ad un imprenditore cagliaritano) il marchese e la cantina di Santadi hanno dato vita ad una nuova società, Agripunica: il presidente è Incisa, il vicepresidente e amministratore delegato Antonello Pilloni. Gli aspetti tecnici saranno curati da Giacomo Tachis, che collabora da tempo con la cantina sociale. I programmi sono ancora top secret, ma si parla di un grande vino rosso invecchiato, ovviamente da uve carignano, che nella zona trovano la loro migliore espressione. La joint-venture con le Tenute San Guido potrebbe schiudere alla cooperativa interessanti opportunità, anche sotto il profilo commerciale. «I vini di Santadi sono conosciuti in tutto il mondo ed anche i nostri - dice il marchese Niccolò - Sono convinto che, unendo le forze, otterremo buoni risultati». La cantina Santadi ha ormai conquistato da anni un proprio spazio nel mercato dei vini di alta qualità, grazie al Terre Brune ma anche al classico Carignano del Sulcis e a bianchi come Villa di Chiesa, Cala Silente, Petraia e Latinia.
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