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IL MERCATO DEL VINO È IN SALUTE, TRA RUMORS CHE DANNO COLLE MASSARI VICINA ALL’ACQUISTO DI POGGIO DI SOTTO, TRATTATIVE CHE VEDONO COINVOLTI TENIMENTI ANGELINI IN VENETO E PIEMONTE E NOTIZIE UFFICIALI, COME LA FRIULANA ATTEMS CHE PASSA A FRESCOBALDI

Se lo stato di salute di un settore economico si vede dal denaro che c’è in giro e dalle quotazioni, si potrebbe pensare che il mondo del vino stia vivendo una seconda giovinezza. Si tratta di rumors, ma la vox populi dà Montalcino ancora al centro di trattative e possibili investimenti: protagonista Colle Massari, l’azienda guidata da Claudio Tipa, zio di Ernesto Bertarelli, il patron di Alinghi, due volte vincitore dell’America’s Cup di vela, il cui interesse per Poggio di Sotto, una delle storiche aziende del Brunello (di proprietà di Piero Palmucci), pare vicino a diventare qualcosa di più, un’acquisizione definitiva. La cantina di Montalcino, 12 ettari di cui 8 a Brunello, è da tempo nel mirino di Colle Massari e, secondo i ben informati (la news è stata data oggi anche dall’agenzia Ansa, ndr), l’affare sarebbe andato in porto per una cifra compresa tra i 10 e i 15 milioni di euro. E per un’azienda che passa di mano in Toscana, una che finisce in mani toscane: è ufficiale che la friulana Attems, importante azienda del Collio, è ormai totalmente di proprietà di Marchesi de’ Frescobaldi, una delle famiglie storiche del mondo del vino, che del resto già deteneva la maggioranza di Attems da diversi anni. Ma non è finita qui, perché, andando a ritroso nel tempo, risuonano ancora le dichiarazioni di Jorge Ballesté Doldi, presidente di Tenimenti Angelini, che punta ad entrare nella top 20 dei produttori italiani attraverso l’acquisizione di altre due aziende, mirando ad un’espansione a macchia di leopardo: la rotta indicata porta al Nord Italia, dove si cercherà di far entrare nel gruppo un’azienda di alta gamma veneta, produttrice di Amarone e non solo, ed un marchio consolidato di Barolo e di altre denominazioni in Piemonte. Senza dimenticare la clamorosa vendita di un gigante delle bollicine piemontesi come Contratto, passato solo a marzo alla cantina La Spinetta dei fratelli Rivetti. Un mercato scoppiettante, ricco di trattative, e chissà quante altre ce ne sono in ballo, al riparo da orecchie indiscrete ...

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