Bacco, tabacco e tanto “made in Italy”. C’è un nuovo modo di gustare alla perfezione un buon sigaro toscano: accompagnandolo alle grandi bollicine targate Ferrari, alla grappa Segnana, invecchiata con il metodo solera (lo stesso del Jerez, dello sherry o del Marsala e prodotta dalla stessa Ferrari), alla cioccolata siciliana e altri prodotti tutti rigorosamente italiani.
Se una volta gli appassionati fumatori si dividevano tra un bicchiere di Rum o Calvados, oggi il nuovo trend è abbinare un Toscanello, un Moro o una altro sigaro nostrano, a quanto di meglio offre il Belpaese. Tempi e gusti che cambiano, ma anche la voglia di scoprire, con successo, inediti connubi. Tra i fautori di questo originale sposalizio c’è Stefano Fraticelli,
presidente del club “Maledetto Toscano”, insieme a Marcello Lunelli, direttore tecnico della trentina Ferrari, che, da tempo, si stanno adoperando per portare “il nuovo verbo” in giro per l’Italia.
A gustare i profumati toscani, in compagnia di bollicine e acquavite, a Firenze, nei giorni scorsi, una ricca platea di vip, giornalisti e intenditori che non perdono occasione per scoprire l’intrigante novità. In assoluta anteprima, viene inoltre offerta la possibilità di degustare, è proprio il caso di dirlo, anche un nuovo Toscanello aromatizzato alla grappa, non ancora uscito sul mercato. “L’incontro tra il Toscano, gli spumanti Ferrari e la grappa Segnana sta riscuotendo un successo superiore ad ogni attesa - spiega Marcello Lunelli - e rappresenta per tutti un abbinamento veramente indovinato quanto originale. Abbiamo voluto mettere insieme alcuni delle migliori produzioni del nostro paese, toccando idealmente tutto lo Stivale”.
Dal Trentino, alla Toscana per arrivare alla Sicilia, ogni presentazione è poi “corredata”, di volta in volta, da altri illustri rappresentanti del “made in Italy”. La cioccolata è un esempio, ma non manca anche spazio alla fantasia di artigiani come i Saladini, maestri coltellinai di Scarperia (Firenze), che, per l’occasione, hanno realizzato una speciale “sciabola” con cui tagliare la testa al toro, pardon alle bottiglie di spumante, riprendendo usi e costumi della vicina Francia.
Leonardo Roselli
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