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IL MIGLIOR PRODUTTORE ITALIANO DELL’ANNO? UMBERTO CESARI, TRA LE FIRME ITALIANE PIU’ FAMOSE, ELETTO DALL’“INTERNATIONAL WINE & SPIRIT COMPETITION” DI LONDRA. DOPO VICCHIOMAGGIO, ZENATO E FARNESE, E’ LA MAISON EMILIANA A TENERE ALTO IL TRICOLORE

Dopo cantine del calibro di Vicchiomaggio, Zenato e Farnese, a tenere alto il tricolore dell’Italia del vino sulla scena internazionale, è Umberto Cesari, una delle firme più conosciute e apprezzate della vitienologia emiliana, “Miglior produttore italiano dell’anno” incoronato dall’“International Wine and Spirit Competition” (Iwsc), tra i concorsi più importanti a livello internazionale e il più autorevole della Gran Bretagna, di scena a Londra il 16 novembre (info: www.iwsc.net).
“Un riconoscimento all’impegno e alla dedizione con cui ho sempre fatto il mio lavoro - sottolinea Umberto Cesari - ma che senza il supporto di tutti i miei collaboratori non sarebbe mai stato possibile. Voglio condividere questo Trofeo con tutti loro e con coloro, clienti e non, che mi hanno supportano nel corso degli anni”.
Un trofeo, quello londinese, che premia un’azienda che da oltre 40 anni si impegna a valorizzare sia il territorio che i vitigni autoctoni. Una storia che parte da lontano e che ha portato oggi Umberto Cesari a produrre 3 milioni di bottiglie, con una quota export che supera il 70%. I suoi vini sono esportati in più di 60 Paesi, dal Nord America al Far East, passando per i mercati europei con un unico denominatore: la passione per il Sangiovese di qualità. Dall’“International Wine and Spirit Competition” (Iwsc), per la maison di Castel San Pietro arrivano anche medaglia d’oro e menzione “best in class” (migliore della categoria) per Tauleto 2005, medaglia d’argento con menzione “best in class” per Yemula 2008, medaglia d’Argento per Moma Rosso 2009 e Liano 2008 e medaglia di bronzo per Moma Bianco 2010 e Sangiovese Riserva 2008.
L’Iwsc è dal 1969, anno della sua nascita, uno tra i concorsi più importanti a livello internazionale e il più autorevole della Gran Bretagna perché promuove il confronto tra vini di alta qualità provenienti da tutto il mondo. Il concorso è sostenuto dalle più influenti personalità del settore enologico tra cui Miguel Torres, Piero Antinori e Michael Mondavi, e da oltre quaranta membri dell’Institute of Masters of Wine che fanno parte delle commissioni d’assaggio e sono garanzia dell’altissimo livello delle selezioni. I riconoscimenti ricevuti dall’Iwsc sono sinonimo di alta qualità, infatti durante il concorso londinese i vini vengono giudicati da una giuria di oltre 180 elementi attraverso due fasi di valutazione, che avvengono rigorosamente con degustazione cieca (una garanzia di rigore e serietà), oltre ad essere sottoposti ad attente analisi chimiche per garantire che i prodotti degustati siano conformi alle normative vigenti, e soprattutto che abbiano i requisiti per mantenere nel tempo le caratteristiche che li hanno portati sul podio.

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