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IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA TORNA SUL PROSECCO: “ È E RIMANE, UN PRODOTTO TUTTO ITALIANO”

“Ci tengo a chiarire una volta per tutte che il “Prosecco Igt” si produce solo in Italia e che questa denominazione ci viene riconosciuta da tutti i Paesi membri dell’Unione europea, nessuno escluso. Quanto al caso sollevato dal Tribunale di Treviri, si tratta di tutt’altra questione: le due sentenze che hanno prodotto l’equivoco in cui alcune testate evidentemente sono incappate si riferiscono esclusivamente alla possibilità, per i produttori tedeschi, di mettere in commercio vino con la denominazione Igt, e non prevedono in alcun modo l’utilizzo del termine Prosecco in etichetta. Il Prosecco è, e rimane, un prodotto esclusivamente italiano”. Con queste parole il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia è voluto tornare, per l’ennesima volta, a chiarire la vicenda delle due sentenze della “V Sezione” del Tribunale Amministrativo di Treviri, che il 23 aprile 2009 ha accolto la richiesta di due produttori tedeschi di poter usare la denominazione di Indicazione Geografica Tipica per commercializzare i loro vini frizzanti, spumantizzati usando vino da tavola italiano del vitigno Prosecco con denominazione Igt, autorizzandoli a chiamare il loro prodotto “Vino frizzante Igt”, non Prosecco.

“Il vino frizzante - si legge nella nota del tribunale renano - prodotto in Germania dal vino Igt italiano deve essere commercializzato come “Vino frizzante Igt”. La dicitura “Vino frizzante Igt” è in italiano nell’originale tedesco, senza alcun riferimento al termine ‘Prosecco’.

“Voglio credere - ha detto il Ministro - che si sia trattato solo di un errore di traduzione o di una lettura superficiale della nota del Tribunale. In nessuna parte del documento tedesco si fa accenno alla possibilità di usare l’etichetta “Prosecco Igt” per vini che non siano prodotti in Italia. Il tribunale amministrativo ha solo riconosciuto ai produttori della Renania-Palatinato il diritto ad usare l’indicazione di origine perché spumantizzano un vino proveniente dal nostro Paese, sulla base di una interpretazione giuridica delle normative comunitarie”.

I due produttori avevano presentato ricorso al Tribunale amministrativo di Treviri, dopo che il referente regionale per gli affari vitivinicoli del Land della Renania-Palatinato aveva contestato, nell’autunno del 2008, la procedura per la quale essi producevano e commercializzavano “vino frizzante Igt” dal vino da tavola italiano del vitigno Prosecco con la denominazione “Indicazione Geografica Tipica” (Igt).

Stando al responsabile regionale, il concetto di “Igt” costituisce una denominazione d’origine geografica e non dovrebbe quindi essere usato per prodotti al di fuori del territorio nazionale. Il Tribunale ha accolto il ricorso dei produttori, riconoscendo che la dicitura Igt in etichetta non infrange il diritto vigente. Secondo le disposizioni del regolamento Ce in materia num. 753/2002, i vini frizzanti prodotti nella Comunità vanno comunque indicati con una denominazione geografica.

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