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IL MINISTRO ZAIA COMMISSARIA IL CONSORZIO DI TUTELA DELLA MOZZARELLA DI BUFALA. CONFAGRICOLTURA: “LA TRASPARENZA SERVA A RAFFORZARE L’IMMAGINE DEL PRODOTTO”, BENE ANCHE PER CIA E COLDIRETTI: “AVEVAMO CHIESTO CAMBIAMENTO”. FOCUS: LA DOP IN CIFRE

“Ho commissariato il Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala perché nei controlli il presidente del Consorzio è stato sorpreso ad annacquare il latte. Ho già firmato un decreto in cui ho nominato quattro uomini di mia fiducia, che controlleranno, con la lente di ingrandimento, anche questo grave caso di contraffazione”: lo ha annunciato dal Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia.
“Come Regione ci sentiamo parte lesa di fronte alle violazioni riscontrate durante i controlli nelle aziende, perché è inconcepibile che, per le inaccortezze e le frodi di alcuni, un’intera filiera, altamente strategica per la Campania, rischi di essere fortemente penalizzata”, è il commento dell’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Gianfranco Nappi. Per Confagricoltura, la “trasparenza delle decisioni assunte e dei percorsi intrapresi” deve ora servire “a rafforzare l’immagine del prodotto”. Plausi alla decisione del Ministro Zaia anche da Cia e Coldiretti, che, da tempo, avevano chiesto un cambiamento.
“Da due anni a oggi - sottolinea il Ministro - la mia politica di tolleranza zero ha portato alla scoperta di molti casi di contraffazione di prodotti alimentari. A novembre i numerosi controlli nella grande distribuzione organizzato hanno rivelato che nel 25% dei campioni analizzati, le mozzarelle non erano vere Mozzarelle di Bufala poiché contenevano almeno il 30% di latte di vacca”.
“Siamo lieti dell’intervento del Ministro - sottolinea l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Gianfranco Nappi - è venuto il momento di rafforzare il sistema dei controlli sui Consorzi, che ad oggi risulta ancora centralizzato. La Regione a tale proposito rivendica un ruolo più attivo, non contrapposto ma complementare a quello dei livelli nazionali. E fin dalle prossime ore - conclude Nappi - incontrerò tutti gli attori della filiera bufalina per sviluppare un programma di promozione della mozzarella campana, su cui la giunta regionale ha già individuato le risorse economiche, che si fondi irrinunciabilmente su qualità e rintracciabilità dei prodotti”.
Per Confagricoltura “l’iniziativa ministeriale, ben lungi dal mettere in dubbio la qualità della vera mozzarella Dop, deve servire, come ripetutamente sollecitato da Confagricoltura, a rendere finalmente possibile l’avvio di un progetto di rilancio del prodotto che non potrà prescindere da una approfondita rivisitazione ed applicazione delle metodologie di controllo, oltre che da una nuova organizzazione della governance della struttura consortile che coinvolga e responsabilizzi tutti gli attori della filiera produttiva e delle strutture di controllo”. Confagricoltura auspica, inoltre, che, dopo le necessarie verifiche e l’adozione dei provvedimenti che dovessero risultare opportuni e necessari, la gestione ordinaria delle attività di tutela e controllo venga ripristinata in tempi rapidi, e ribadisce la necessità che la trasparenza delle decisioni assunte e dei percorsi intrapresi serva a rafforzare l’immagine del prodotto.
“E’ un atto che condividiamo - sottolinea il presidente della Cia Giuseppe Politi, ricordando che la confederazione è stata “tra i primi a sollecitare il commissariamento del Consorzio, in modo da assicurare l’efficacia del progetto di rilancio e per garantire un più efficace coinvolgimento della parte allevatoriali nel Consorzio stesso, anche alla luce dell’esperienza di altri enti di tutela di produzioni Dop e Igp. Occorre operare - aggiunge Politi - con determinazione per ripristinare la legalità e per coinvolgere in maniera concreta gli allevatori che debbono svolgere un ruolo di primo piano. Per questo chiediamo a Zaia che con il commissariamento si possa attuare un reale collegamento con il territorio e, quindi, con le aziende produttrici, ridando quella trasparenza che in questi anni non c’é stata. La Mozzarella di bufala campana Dop è un prodotto importante di grande qualità e tipicità che va difeso e valorizzato”.
“Da tempo ritenevamo che sia la compagine che il modus operandi del Consorzio doveva avvalersi di un maggior contributo delle imprese agricole e in particolare degli allevatori. Questa situazione, più volte denunciata, anche alla luce dei problemi di carattere sanitario attraversati negli ultimi anni, ci aveva portato a chiedere a una modifica della composizione del Consorzio per rilanciare un comparto che usciva da un tunnel maledetto”, afferma Vito Amendolara, direttore regionale della Coldiretti campana, che, prosegue, “anche se sul piano dell’immagine questa iniziativa crea problemi, comunque circoscritti e sui quali attendiamo documentazioni ufficiali, l’auspicio è che nella terra dei commissariamenti si riesca a risalire la china in maniera definitiva per un comparto che dà lustro alla Campania sul piano economico consegnando risposte concrete alle aziende zootecniche”.
Secondo un’analisi della Coldiretti, la mozzarella di bufala, al quarto posto per produzione tra i formaggi Dop, è stata consumata nel 2009 da quasi un italiano su due e si classifica tra i formaggi preferiti a livello nazionale e internazionale dove svolge un ruolo di traino del made in Italy, alimentare e non. La decisione del Ministro Zaia, sottolinea la Coldiretti “deve aiutare a fare chiarezza su un prodotto simbolo dell’agroalimentare made in Italy che è destinato per il 16% all’esportazione e che offre opportunità di occupazione a 20.000 persone con una produzione annuale di circa 31.000 tonnellate per un valore di oltre 300 milioni di euro”. Per la Coldiretti, nella produzione di mozzarella di bufala, sono impegnati oltre 3.000 imprenditori e 370 caseifici, con intorno a 250.000 capi allevati, di cui circa 130.000 bufale in lattazione, distribuiti in 1.850 allevamenti. L’80% degli animali è distribuito nell’ambito del territorio campano, il restante 20% è dislocato nel basso Lazio, in Puglia e in Molise, secondo la Regione Campania.
“Il Commissariamento deve essere l’occasione - conclude la Coldiretti - per riequilibrare la presenza degli allevatori nel Consorzio, dove fino ad ora ha prevalso la componente industriale, per realizzare un necessario e profondo cambiamento, a garanzia degli allevatori e dei consumatori”.

Focus - La Mozzarella di Bufala Campana Dop in cifre
Produzione: 33.000 tonnellate
Destinazione: 16% all’estero
Fatturato: 300 milioni di euro
Consumi: sulle tavole di 1 italiano su 2
Allevamenti: 250.000 bufale
Origine: 80 % in Campania e 20% basso Lazio, Puglia e Molise
Fonte: elaborazione Coldiretti

Focus - Il presidente del Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, Luigi Chianese: “i dati del Ministero sono abnormi”. E presenta denuncia alla Procura
“E’ fuori da ogni cognizione e abnorme il dato reso noto dal ministro Zaia secondo il quale dai controlli effettuati a novembre nella grande distribuzione sia stato rivelato che, nel 25% dei campioni analizzati, le mozzarelle non erano vere mozzarelle di bufala”. Lo dice Luigi Chianese, il presidente del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, ente commissariato oggi dal Ministro delle Politiche Agricole.
“Faccio questa affermazione - ha spiegato Chianese - innanzitutto per tranquillizzare i consumatori. Quella che arriva sulle loro tavole è vera mozzarella di bufala. I dati a cui fa riferimento il ministro non sappiamo da dove arrivano. Sappiamo, e siamo felici di questo, che è stata nominata una commissione d’inchiesta che speriamo faccia presto luce anche sulla questione delle lettere anonime e delle illazioni di ogni genere che da due anni non fanno che gettare fango sull’intera filiera della bufala”.
La cronaca, nelle news di marca del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop. I campioni prelevati dall’azienda di Luigi Chianese, presidente del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop, che il ministro Luca Zaia ha definito “annacquati”, “sono campioni di prima istanza e in quanto tali non validi a livello legale, almeno finché non si confermano i risultati con ulteriori analisi. E non solo. Per legge devono rimanere, fino a prova contraria, riservati. Così non è stato, e dal Presidente del Consorzio è partita una denuncia alla Procura della Repubblica.
Spiega una nota del Consorzio della mozzarella di bufala campana Dop. “Ci sono stati troppi fatti strani” si legge nella nota nella quale si evidenza che sulle dichiarazioni rilasciate oggi da Zaia “all’ente consortile, con sede a Caserta, precisa non è pervenuta allo stato alcuna nota ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole sulla base della quale poter commentare in modo dettagliato il caso”. “Quello che è certo - dichiara Chianese - è che una commissione del Ministero, perché di questo potrebbe trattarsi in quanto non è previsto il commissariamento per un ente privato, non può che portare serenità nella filiera caratterizzata da due anni di polemiche nel comparto lattiero caseario. Ogni azione tesa alla tutela dei prodotti e alla salvaguardia della salute e degli acquisti dei cittadini, è legittima e necessaria. Per questo non può non essere apprezzato il provvedimento del Ministro. Inoltre - prosegue Chianese - voglio tranquillizzare i consumatori perché in questa vicenda non ci sono rischi per la salute. Il Ministero - spiega - ritiene necessario fare chiarezza se le voci che girano da un po’ sul Consorzio della mozzarella di bufala sono false, come io credo e sono convinto. Ribadisco: venga pure la commissione, faccia le sue indagini. Sono convinto che nel momento in cui mi dirà, come io penso, che il Consorzio opera bene, tutti questi attacchi che stanno arrivando sulla nostra serietà finiranno e potremo andare a lavorare tranquilli”.
“Ho sottoscritto proprio al Ministero a Roma con il mondo allevatoriale un documento dove - continua Chianese nella nota - chiediamo al Ministero di essere parte in causa per riscrivere tutte le regole per la trasparenza. Sono stato il primo a dire: “sediamoci attorno ad un tavolo, facciamo i controlli e vediamo come fare per migliorare”. Quindi, chi diceva “voi del consorzio non fate” ha trovato noi che abbiamo detto “troviamo assieme la soluzione, parliamone e mettiamo le pezze ai problemi dove dovessero esserci”.
“Poi, i tempi lunghi del ministero, lettere e contro-lettere. A quel punto - prosegue Chianese - probabilmente il Ministro ha ritenuto giusto mettere a tacere tutte le continue falsità che continuano ad essere messe nel circuito, per fare in modo che, una volta accertata la regolarità del consorzio e che non ci sono stati atteggiamenti fraudolenti, si possa avere quella serenità che compete al comparto”.
Chianese denuncia che è in atto “una vera e propria campagna di veleni contro il consorzio condotta attraverso una serie di lettere anonime con allegate le fotocopie dei campioni prelevati dalla propria azienda”. Senza considerare che “si tratta solo di una questione amministrativa che non ha ripercussioni sulla salute dei consumatori”.
Ma, per Chianese, non tutto il male vien per nuocere: “la commissione di inchiesta nominata da Zaia - conclude il presidente del Consorzio - farà i controlli che dovrà fare. E risulterà che tutto è a posto. Così da mettere finalmente una pietra sopra a questa campagna di veleni contro il Consorzio della mozzarella di bufala, che dura da troppo tempo”.

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