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IL “MOSCATO” CONQUISTA IL RAP. I RAPPER USA RIMANO SUL VINO DI ASTI ATTRIBUENDOGLI, OLTRE CHE ECCELLENTI PROPRIETA’ AROMATICHE, INCREDIBILI QUALITA’ AFRODISIACHE

Le qualità del moscato sbarcano in America, nel modo più imprevisto: cavalcando l’onda del rap. I rapper usa inneggiano il vino di Asti attribuendogli incredibili qualità aromatiche, ma soprattutto afrodisiache. E’ il caso di Waka Floka Flame, al secolo Juaquin Malphurs (nato il 31 maggio 1986) che, in No hand, canta in slang “I’ma sip Moscato And you ‘gon lose dem pants”, tradotto “sorseggio Moscato e tu ti sfili i jeans” e continua con “Moscato got her freaky Aye you got me in a trance”, ovvero “il Moscato la euforizza, tu mi mandi in trance”. In “Invented sex”, titolo altrettanto eloquente, Trey Songz (Tremaine Aldon Neverson, nato a Petersburg il 28 novembre 1984), fa un uso della parola “moscato” più attinente ai nostri costumi ed alle sue caratteristiche organolettiche con le parole “its a celebration clap, clap bravo lobster and shrimp and a glass of moscato for the girl whos a student and her friend whos a model finish the whole bottle/ è un’occasione speciale, batti le mani, bravo, aragosta e gamberi e un bicchiere di moscato per la ragazza che studia e la sua amica che è una modella ha finito la bottiglia”.

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