Novello di Merlot, ma anche di Barbera, di Primitivo, di Nero d’Avola, Marzemino, Sangiovese, Montepulciano, Cabernet, Teroldego: sono oltre 80 le etichette monovitigno che rendono il panorama di questo vino quanto mai variegato. Oltre 60 i vitigni autoctoni utilizzati per la produzione 2008, pochissimi gli internazionali, per una varietà di bouquet capace di soddisfare anche i wine lover più esigenti. La ricchezza del Novello, prodotto da Nord a Sud in Italia, è la risposta al “Beaujolais Nouveau” frutto di una sola regione della Francia.
In vendita a partire dal 6 novembre, il Novello arriverà sulle tavole e nei bicchieri degli enoappassionati dopo il tradizionale rito del déblocage in programma alla mezzanotte tra il 4 e il 5 novembre. E il conto alla rovescia è iniziato anche per “Anteprima Novello”, l’evento in programma a Verona, nel Palazzo della Gran Guardia, es aperto al pubblico il 5 e 6 novembre per promuovere questo prodotto di nicchia della vitivinicoltura italiana (www.vinitaly.com/novello).
Venti anni fa, quando nacque, il Novello si poteva degustare solo nei ristoranti. Ora chiunque può sceglierlo anche sugli scaffali della grande distribuzione, perché il Novello, pur rimanendo un prodotto di nicchia, si è aperto al grande pubblico: oltre 11,15 milioni le bottiglie prodotte quest’anno, per un fatturato stimato di quasi 52,52 milioni di euro (nel 2007 il business è stato di 69,9 milioni di euro), secondo i dati raccolti dalla rivista mensile “Civiltà del bere”, che monitora questo vino fin dalla sua nascita; si tratta solo dello 0,18% della produzione enologica nazionale, ma anche in questo sta il fascino del Novello: un sorso di esclusività alla portata di tutti, un prodotto che apre la stagione e accompagna il consumatore fino al momento della commercializzazione dei vini della nuova vendemmia.
Secondo un sondaggio realizzato da www.winenews.it e Vinitaly, che sarà poi presentato alla vigilia di “Anteprima Novello”, i giovani restano il target privilegiato, ma il Novello - finora snobbato dagli enoappassionati - sta diventando un piacevole rito di stagione: il 38% degli amanti del buon bere ne acquista, infatti, almeno una bottiglia ogni anno.
Nel tempo le cantine produttrici sono diminuite di numero, sono ora 246, con una produzione concentrata soprattutto in Veneto, Trentino (che ha scalzato, quest’anno, dal secondo posto, la Toscana) e Toscana, che da sole ne rappresentano il 59% (aggiungendo Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia si arriva al 72%).
Nonostante questa netta predominanza, nella classifica delle 10 principali aziende leader, dopo i primi tre posti di Cavit (Trentino, con 862.000 bottiglie), Zonin (Veneto, 525.000 bottiglie) e Gruppo Italiano Vini (sede in Veneto, 508.000 bottiglie), si segnalano al settimo posto la Toscana con Banfi (330.000 bottiglie) e la sarda Sella & Mosca all’ottavo posto (300.000 bottiglie). Ma tra i big che producono Novello, anche Antinori (Toscana), Sartori (Veneto), Castello Monaci (Puglia), per un viaggio del gusto che attraversa l’Italia in tutta la sua lunghezza.
La vendita è ancora molto regionalizzata, con una propensione a uscire dai confini locali più spiccata per i produttori di Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Piemonte, Toscana, Veneto, Marche, Trentino, Campania e Puglia. Un centinaio le etichette esportate in una 20 di Paesi, per un totale di quasi 1,29 milioni di bottiglie. In testa la Germania, seguita da Giappone ed Olanda.
“Il Novello, che è la risposta al Beaujolais Nouveau, frutto di una sola regione della Francia, ha le potenzialità anche per conquistare i mercati esteri, grazie al plus rappresentato dalle varietà delle sue produzioni regionali, che rispecchiano la ricchezza del vigneto Italia; interessanti - ha spiegato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani - i mercati asiatici, dove Vinitaly è presente da dieci anni con un tour in Cina e in Giappone. Del resto i francesi, nel 2006, hanno venduto in Giappone 11 milioni di bottiglie di Beaujolais Nouveau ad un prezzo di 13-20 euro la bottiglia (trasportato in aereo). Anche per questo siamo convinti che i produttori debbano uscire dalla logica di produrre solo in base alla richieste dei canali distributivi nazionali”.
Verona, dunque, punta a far crescere il Novello (anche se dal 2007 al 2008, il calo è stato del 4% in bottiglie e il 19% come produttori), dando una vetrina commerciale e di immagine ad un vino che, sempre più vista come il primo frutto dell’ultima vendemmia, comunque, viene prodotto in 12 milioni di bottiglie, creando un new deal, basato sulla valorizzazione degli autoctoni e sulla sua comunicazione.
Focus - Novello 2008: la carta d’identità
Produttori, 246
Incidenza su produzione italiana, 0,18% Produzione stimata, 11.150.295 bottiglie
Fatturato stimato, 52.517.889 euro
Incidenza sulla produzione enologica, 0,18%
Prezzo medio, 4,71 euro a bottiglia (il più alto è di 8,50 euro; il più basso è di 2,10 euro)
Export, 12%, 1.293.997 bottiglie (Germania; Giappone, Olanda, Austria, Francia, Belgio, Svizzera ...)
Percentuale del consumo regionale, 62%
I dati - Novello 2008, produzione regione per regione
(regione, vini, bottiglie, Anno 2008)
Veneto, 75, 3.869.162
Trentino-Alto Adige, 10, 1.448.200
Emilia Romagna, 38, 762.233
Friuli-Venezia Giulia, 12, 633.000
Piemonte, 8, 234.000
Lombardia, 14, 100.500
Liguria, 1, 3.300
Toscana, 19, 1.311.900
Lazio, 22, 469.700
Abruzzo, 22, 276.800
Marche, 8, 208.500
Umbria, 1, 200.000
Puglia, 12, 584.000
Sardegna, 8, 572.000
Sicilia, 9, 422.000
Calabria, 1, 25.000
Basilicata, 1, 15.000
Campania, 1, 15.000
Totake Italia, 262, 11.150.295
Fonte: Civiltà del Bere
La curiosità - Anteprima Novello (Verona, 5/6 novembre 2008): per il “primo frutto” dell’ultima vendemmia, nasce un bicchiere “ad hoc” per esaltarne il gusto e i profumi rotondi e fruttati e favorire la semplicita’ nel berlo
E anche il Novello, primo vino dell’ultima vendemmia, ha il suo bicchiere “ad hoc”, per esaltarne le tante virtù troppo spesso snobbate, e per celebrarne il “deblocage”, sempre più un vero e proprio rito di mezz’autunno per gli enoappasionati. Un calice in vetro soffiato a mano, realizzato pezzo per pezzo dalla Zafferano. Il bicchiere rotondo richiama la forma del chicco d’uva predisponendo il degustatore al gusto primigenio del frutto, ed esalta il gusto, altrettanto rotondo, fruttato e morbido, del vino; un disegno importante, con una forma che ne valorizza i profumi giovani e stuzzicanti, capace di esprimere tutto il bouquet aromatico del Novello, che comincia ad aprirsi nell’ampia pancia del bicchiere, per poi uscire con la giusta intensità e ampiezza, senza disperdesi, dalla bocca del calice.
Un bicchiere che oltre a valorizzare gli aromi e i sapori del Novello, nasce anche dalla particolare attenzione al modo di berlo, si vivace e giovane ma non per questo non elegante: lo stelo solido ed essenziale poggia su una base appena più stretta del calice, favorendo così la facilità d’uso e l’equilibrio del bicchiere.
Favorire con un bicchiere “ad hoc” un consumo confortevole vuole anche contribuire a sdoganare la tendenza prevalente degli appassionati di bere Novello soprattutto tra le mura domestiche, e restituire al “vino giovane” quel ruolo simbolico di primo momento dell’anno di aggregazione intorno al culto Bacco.
Lo stelo piuttosto lungo consente, inoltre, anche una comoda impugnatura senza toccare il corpo del bicchiere, evitando che il contatto con la mano riscaldi il vino, che, per sua natura, si esalta se servito fresco.
Il bicchiere, fatto realizzare ad hoc da Veronafiere, è un bicchiere esclusivo, creato a mano ed in edizione numerata, è stato studiato per la degustazione del Novello 2008: è un omaggio che sarà consegnato agli enoappassionati che parteciperanno ad “Anteprima Novello” (di scena a Verona, dalla mezzanotte del 4 novembre, momento del deblocage, al 6 novembre), per rendere l’incontro ancora più intenso.
La commissione che ha messo a punto il progetto del nuovo bicchiere era composta da Giuseppe Vaccarini (Aspi - Associazione della Sommellerie Professionale Italiana), Maddalena Fossati (Elle Decor), Luca Maroni (Lm), Giuliano dell’Orto (Robilant & Associati), Andrea Terranno (Vinarius), Alessandro Regoli (Winenews), Cristina Testa e Francesco de Majo della Zafferano, vetreria di Murano che realizza vetro soffiato ed artistico.
L’evento - A Verona - con il “déblocage” il 4 novembre - l’Italia dei “Novelli”
Quest’anno il déblocage del Novello diventa un evento mondano ricco di significati: allo scoccare della mezzanotte tra il 4 e il 5 novembre, a Verona, Veronafiere dà il via alla nuova strategia per la promozione del Novello in Italia e all’estero. Primo passo: Anteprima Novello, l’evento in programma a Verona nel Palazzo della Gran Guardia, aperta al pubblico il 5 e 6 novembre (www.vinitaly.com/novello).
Dopo venti edizioni del Salone del Vino Novello, Veronafiere ha raccolto il testimone da Vicenza, ma già il cambio di nome mette in luce la volontà di fare qualcosa di nuovo e più adatto ai mutamenti verificatisi nel mercato dei prodotti enologici e soprattutto nei gusti e nell’approccio al vino dei consumatori. Il Novello, grazie all’originalità dei suoi profumi e dei suoi sapori e al suo colore brillante, rappresenta un mix che può dare piacere ai cultori del vino più raffinati, ma anche incontrare il gusto dei giovani, grazie alla sua freschezza e alle sensazioni immediate che propone.
“Veronafiere, con la macchina organizzativa di Vinitaly, ha progettato “Anteprima Novello” come il momento di incontro privilegiato tra produttori e wine-lover, per promuovere i consumi di questo vino che ha le potenzialità per aumentare i suoi spazi di mercato e allungare i tempi di commercializzazione”, ha sottolineato oggi il presidente della Fiera di Verona, Luigi Castelletti. Il 4 novembre è in programma un gala con il Ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia e del sindaco di Verona Flavio Tosi in Gran Guardia, con il collegamento live “Verona chiama Roma”, a Villa Borghese, dove vi sarà il sindaco Gianni Alemanno, per un gemellaggio nel nome del Novello; momento clou il déblocage di mezzanotte. La spillatura della prima bottiglia è un evento atteso di anno in anno, la cui suggestione può coinvolgere e appassionare un largo numero di persone, a patto però che la magia del momento si prolunghi nel piacere delle sensazioni offerte dentro il bicchiere.
“Il Novello - spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - ha il suo momento commerciale prima della vinificazione: le cantine lo producono in base alle richieste; è quindi corretto dal punto di vista promozionale lavorare sul gradimento dei consumatori. Il nostro obiettivo è quello di far crescere l’interesse attorno al prodotto per far aumentare la domanda finale. Il Novello ha potenzialità anche per conquistare i mercati esteri, grazie al plus rappresentato dalla varietà delle sue produzioni regionali che rispecchiano la ricchezza del vigneto Italia. Interessanti in particolare i mercati asiatici, dove Vinitaly è presente ormai da dieci anni con un tour in Cina e Giappone. Anche per questo - afferma Mantovani - siamo convinti che i produttori debbano uscire dalla logica di produrre solo in base alle richieste dei canali distributivi nazionali”.
Info su “Anteprima Novello” …
Quando: dal 5 al 6 novembre 2008
Dove: a Verona, nel Palazzo della Gran Guardia, nel cuore storico della città, dove è l’Arena
Ingresso: a pagamento, 8 euro; sono compresi nel prezzo del biglietto il catalogo e il “bicchiere del Novello”; ingresso vietato ai minori di 18 anni
Orario: 5 novembre (ore10,30/21); 6 novembre (ore 15/22)
Internet: www.vinitaly.com/novello
Eventi particolari: il 6 novembre sono di scena degustazioni aperte al pubblico e sinergia con “Fieracavalli” (6/10 novembre 2008, www.fieracavalli.it) per offrire l’opportunità di un “happy hour” con il Novello in Piazza Bra.
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