La confusione nelle spedizioni in epoca natalizia, si sa, regna sovrana ed è inevitabile che alcuni pacchi vadano smarriti, arrivino in ritardo o siano danneggiati. Ma quest’anno, oltre a tale tendenza “fisiologica”, da più parti viene registrato anche l’intensificarsi di sparizioni “dolose”. Gli omaggi delle case vinicole sembrano essere particolarmente ambiti e “imboscati” direttamente, con l’aiuto del caos natalizio ma anche con escamotage di varia natura, da chi quei pacchi dovrebbe consegnare ai rispettivi destinatari.
Si spiega così l’originale avvertenza “antifurto”che la SaiAgricola (Fattoria del Cerro di Montepulciano e La Poderina di Montalcino, in Toscana, e Colpetrone di Gualdo Cattaneo, in Umbria) ha recapitato via email anche alla nostra redazione e a molti colleghi e che recita testualmente: “Le saremmo grati se, nell’eventualità in cui non ricevesse il nostro omaggio natalizio, o al ricevimento ci fossero delle alterazioni della confezione, potesse segnalarcelo”.
Evidentemente ogni generalizzazione è sbagliata. La maggior parte dei corrieri è affidabilissima e i pacchi sono destinati per lo più ad arrivare alle loro destinazioni, salvo gli imponderabili incidenti di percorso possibili nei giorni concitati a ridosso del Natale. Ma sembra che sempre più spesso corrieri “corsari” si impadroniscano di cartoni o casse di vino, anche in periodi insospettabili, lontani dalla confusione delle festività.
Vittime di queste misteriose sparizioni, per esempio, i campioni destinati alle degustazioni delle riviste specializzate, ma anche casse o cartoni di vino regolarmente venduti, che non arriveranno mai nelle cantine dei loro legittimi acquirenti.
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