Il più grande dei vini delle Langhe, il Barolo, dedicato a Carlin Petrini, langarolo “Doc”, nato a Bra nel 1949, e tra le personalità più influenti al mondo, negli ultimo mezzo secolo, sui temi legati alla gastronomia, al cibo, alla tutela delle comunità e della biodiversità e non solo, con il suo messaggio e le sue riflessioni incarnate in Slow Food, organizzazione “germogliata”, come pensiero, proprio nelle Langhe, e oggi presente in 160 Paesi del mondo. Così ha deciso l’Enoteca Regionale del Barolo, che il 9 giugno celebrerà la giornata conclusiva della “Barolo Open Week”, che, dal 1 giugno, al Castello Falletti di Barolo, ha tenuto a battesimo l’annata 2015 del Barolo, con oltre 100 etichette di produttori selezionai in assaggio. E oltre ad essere dedicata a Petrini, ha visto lo scultore messicano Sebastiàn “vestire” con la sua opera il Barolo 2015 Selezione Ufficiale dell’Enoteca Regionale.
Che, prima di Petrini negli anni, ha dedicato la sua selezione al fondatore di Vinous Antonio Galloni, a Isao Miyajima, profondo conoscitore del vino italiano e ritenuto tra i massimi esperti di vino in Giappone, e ancora alla Master of Wine e “regina” della critica enoica inglese Jancis Robinso, al winewriter di fama internazionale Ian d’Agata, al “restaurant man” Joe Bastianich, e ad Alessandro Masnaghetti, uno dei più celebri “cartografi del vino” del mondo.
“Nella mia Presidenza dell’Enoteca Regionale del Barolo - dichiara il presidente Federico Scarzello - ho voluto attribuire a questo appuntamento il significato di un omaggio della Langa del Barolo a chi ha sempre guardato al nostro territorio con passione e competenza, dimostrando un profondo e rispettoso legame con la terra, con il mondo contadino e con i suoi prodotti di eccellenza. Sono onorato di comunicare che per l’annata 2015 questo riconoscimento sarà assegnato a Carlo Petrini, ospite d’onore della tradizionale cerimonia a Barolo, nell’Enoteca Regionale del Barolo, domenica 9 giugno”.
Fondatore di Slow Food, editore di importanti guide enogastronomiche italiane, ideatore di manifestazioni come Cheese, il Salone del Gusto e Terra Madre, “Carlin” è e resta innanzitutto un appassionato figlio delle colline di Langa. Lo stesso che, quasi quarant’anni fa, all’ombra del castello che oggi ospita l’Enoteca, diede vita alla Libera e Benemerita Associazione Amici del Barolo. Fu il primo, piccolo passo della celeberrima “chiocciola”, che passando anche attraverso l’Arcigola ormai di strada ne ha percorsa davvero molta”.
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