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Il progetto più importante dell’anno sarà la realizzazione del Padiglione Vino per Expo Milano. Ma il 2015 di Vinitaly sarà più intenso che mai. E, nell’edizione 2014, ordini dal 68% degli operatori stranieri e nuovi partner per il 73% delle cantine

Il progetto più importante a breve, come noto, sarà la realizzazione del Padiglione Vino per Expo Milano 2015, presentato pochi giorni addietro, e ovviamente fondamentale per tutto il sistema agroalimentare italiano, visto che il nettare di Bacco ne è l’alfiere più celebre e affermato nel mondo. Ma il 2015 di Vinitaly sarà ancora più intenso del solito, con il più importante evento al mondo dedicato al vino italiano, di scena dal 22 al 25 marzo 2015 a Verona (www.vinitaly.com) e con una sinergia con Enolitech, dedicato all’olio di oliva, altra eccellenza del Belpaese, e a Sol&Agrifood, più forte che mai. L’obiettivo di Veronafiere, infatti, è quello di supportare il settore del vino, e dell’agroalimentare nazionale in generale, dando nuovo spunto all’export che, in fase positiva da anni, deve trovare ora nuovi motivi di crescita per rimanere sempre un passo avanti rispetto ai competitor.
“La concorrenza internazionale è sempre più agguerrita - dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - ma l’esperienza di Vinitaly garantisce risultati commerciali concreti”.
La conferma viene dall’indagine sulla customer satisfaction post Vinitaly 2014, dalla quale è risultato che nei quattro giorni di manifestazione, il 68% degli operatori stranieri - 53.000 da 120 Paesi, su un totale di 155.000 - ha realizzato ordini di acquisto, mentre il 73% ha trovato nuovi fornitori. Alla stessa indagine, il 97% degli espositori ha dichiarato di voler riconfermare la propria presenza nel 2015. E le iscrizioni, fanno sapere da VeronaFiere, sono già aperte, e potrebbero confermare la tendenza emersa negli ultimi due anni, che ha visto un crescente numero di aziende investire risorse in uno stand proprio piuttosto che continuare a condividere uno spazio collettivo istituzionale, per avere maggiore visibilità e incrementare il numero di contatti con buyer italiani ed esteri.
Per aumentare la presenza di operatori qualificati dai mercati internazionali più importanti e interessanti, visto anche il sempre maggiore peso dell’export nei bilanci delle cantine italiane, Veronafiere ha già iniziato un’intensa attività di incoming, sia potenziando gli investimenti economici sia attraverso una stretta collaborazione con le aziende e le associazioni di categoria. “Con l’Expo, il 2015 sarà un anno importante per il nostro Paese, e il vino e l’olio extravergine di oliva, insieme all’agroalimentare di qualità sono produzioni trainanti del made in Italy, che però non potrebbero esistere - afferma Ettore Riello, presidente di Veronafiere - senza il know-how tecnico delle migliori aziende. Veronafiere lo sa bene, e proprio per questo ha sempre puntato sulla contemporaneità dei tre saloni, che pur indipendenti, si completano tra loro dando un’immagine unitaria agli operatori economici in arrivo da tutto il mondo”.
Tappa intermedia prima di Vinitaly 2015 sarà “wine to wine” (www.wine2wine.net), il primo forum del vino in Italia: in programma il 3 e 4 dicembre, sempre a Verona, wine2wine si propone come momento di informazione e approfondimento economico per la crescita del sistema produttivo vitivinicolo nazionale.
“Ho la consapevolezza che le capacità del team che gestisce Vinitaly, Vinitaly International e gli eventi collegati siano maturate - aggiunge Mantovani - e c’è un forte consolidamento di competenze che è una base importante per gestire gli appuntamenti da qui ad Expo Milano. A Vinitaly ovviamente vorremmo arrivare con tante novità, a partire da un potenziamento dell’incoming, avere più buyer e più importatori qualificati, voce su cui investiremo risorse importanti. E contiamo che arrivi anche questo programmato invervento del Ministero dello Sviluppo Economico, più volte annunciato dal viceministro Calenda, che dovrebbe portare maggiori risorse agli eventi fieristici più imporanti. Risorse che, in ogni caso, ci piacerebbe spendere con una sempre maggiore condivisione di progetto con associazioni di categoria e con imprese. Comunicare e gestire in contemporanea il padiglione Vino ad Expo e Vinitaly è una sfida, ma anche una bellissima opportunità. Expo darà al vino italiano una maggiore evidenza per 6 mesi, e l’operazione che stiamo immaginando, con il Padiglione Vino, è un qualcosa che va anche oltre Expo. Un progetto che potrà essere utilizzato anche dopo l’evento, per la comunicazione del vino italiano all’estero, con materiali e contenuti che diventeranno strumenti a disposizione del settore.

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