02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL PROSECCO DOC ADOTTA IL CONTRASSEGNO DI STATO A GARANZIA DELL’ORIGINE DEL PRODOTTO E NON SOLO. UNA SCELTA VOLONTARIA PER GARANTIRE MEGLIO I CONSUMATORI

Per la difesa del Prosecco Doc nei mercati nazionali e stranieri, il Consorzio del Prosecco Doc ha deciso di utilizzare il contrassegno di Stato, cioè che le bottiglie in commercio di Prosecco Doc avranno una fascetta ufficiale anti-sofisticazione che garantirà l’origine del prodotto e non solo.

Il contrassegno di stato è obbligatorio solo per le Docg (denominazione di origine controllata e garantita), mentre per le Doc si tratta di una opzione volontaria: “Il Prosecco Doc ha fatto questa scelta che vuole comunicare con precisione le sue intenzioni ai consumatori ed ai produttori - spiega il Presidente del Consorzio Prosecco Doc, Fulvio Brunetta - E’ evidente che il contrassegno di Stato ha il chiaro vantaggio di garantire, con maggiore sicurezza, il rispetto dei quantitativi immessi sul mercato rispetto agli ettari in produzione. Inoltre, il contrassegno è per il consumatore sinonimo di maggior valore. Non dimentichiamo che fino a poco tempo fa il contrassegno era utilizzato esclusivamente per le Docg e come tale è stato sempre associato ai vini di elevata qualità. Per tutti noi la qualità è un prerequisito per raggiungere il consumatore. Il prosecco Doc è uno di quei prodotti che appartengono alle eccellenze delle produzioni del made in Italy”.

L’applicazione della fascetta sulle bottiglie di Prosecco Doc entrerà in vigore dal 1 agosto 2011. Il sigillo o contrassegno in questione, fornito direttamente dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato,verrà apposto sul collo della bottiglia e riporterà un’univoca sigla identificativa alfanumerica, il nome del vino, il volume nominale della bottiglia ed il marchio dello Stato.

“Il punto di forza da comunicare - osserva il Presidente del Consorzio, Fulvio Brunetta - è il tema della tracciabilità e della garanzia per il consumatore di essere certo di acquistare un prodotto che risponde lungo tutta la filiera di produzione, dal vigneto alla bottiglia. Il Prosecco Doc risponde a regole di certificazione e controllo stringenti che ne garantiscono la qualità, anzi come detto, l’eccellenza. Dopo aver voluto la protezione del nome Prosecco ora è necessario mettere in atto tutte quelle iniziative per difendersi dal falso made in Italy e quindi dalle brutte copie del nostro Prosecco Doc e contrassegnato dallo Stato. Voglio sottolineare - conclude il Presidente - che questa scelta del Consorzio del Prosecco Doc dimostra la maturità di un territorio capace di scegliere con lungimiranza le proprie azioni dirette al mercato”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli