Buone notizie per i produttori di vino del mondo e d’Italia: il mercato n. 1 al mondo, gli Usa, continua a crescere in volume e valore nonostante la crisi economica. Secondo i dati del “The Wine Istitute”, organizzazione californiana che monitora il mercato degli States, nel 2012 si è toccato il record assoluto dei consumi enoici: 360,1 milioni di casse (+2% sul 2011), per un valore di 34,6 miliardi di dollari (+5%). Un bel dato, soprattutto per il Belpaese che da anni, negli Usa, è leader in volumi e valori tra i vini importati. A trainare la crescita di un mercato che a torto, almeno dal punto di vista delle potenzialità di consumo, viene considerato “maturo” (siamo sui 10 litri di vino procapite all’anno) è il perdurare del fenomeno dei vini “Moscato”, che secondo alcune statistiche, almeno nella grande distribuzione (bar e ristoranti esclusi), sarebbe cresciuto in un anno del 30%, e starebbe addirittura per superare uno dei vini-vitigni storicamente più amati dai winelovers di Oltreoceano, come il Pinot Grigio. Un successo dovuto soprattutto al basso contenuto di alcol dei “moscato”, e alla dolcezza. Al punto che per alcuni osservatori ci sono spazi importanti anche per i vini rossi più dolci ...
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