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IL RILANCIO DEL VINO ITALIANO PASSA PER L’EXPORT, LA CONFERMA ARRIVA DA MIONETTO E CIELO E TERRA, GRANDI INDUSTRIE CRESCIUTE DEL 50% E 24% SUL 2009 ... CIELO E TERRA LO HA FATTO ANCHE CON UN METODO DI LAVORO CHE VIENE DA LONTANO, IL “KAIZEN”

Come è ormai chiaro, il rilancio del vino italiano deve molto ai mercati esteri, in grado di far crescere vendite ed introiti delle piccole e medie imprese come dei giganti del vino. È il caso di due grandi gruppi industriali veneti, Mionetto e Cielo e Terra, che hanno chiuso i bilanci 2010 con un aumento delle vendite a 2 cifre, proprio grazie alle performance realizzate sui mercati esteri e, per quanto riguarda la vicentina Cielo e Terra, un ruolo importante l’ha giocato un metodo di lavoro che viene da lontano, il “Kaizen”.

Il bilancio di Mionetto, pari a 49 milioni di euro, fa segnare un aumento del 9,4% sul 2009, con un peso specifico dell’export che assume un ruolo fondamentale, grazie al +50% sui volumi rispetto al 2009; conferme dagli Stati Uniti (+48%), mercato particolarmente affezionato la cantina del Prosecco, premiata con l’“Hot Brand Award”, il premio che va a quei brand che negli ultimi 5 anni hanno registrato nel mercato Usa una crescita a due cifre e raggiunto un minimo di un milione e duecentomila bottiglie vendute. Ma grandi performance sia nei marcati “classici”, come Germania, Svizzera, Gran Bretagna, Olanda e Paesi Bassi, che nei Paesi emergenti, primo tra tutti il Brasile.

Anche Cielo e Terra cresce all’estero; delle 25 milioni di bottiglie vendute (per un fatturato totale di 32,8 milioni di euro),il 40% (il 24% in più sul 2009) ha preso la via dell’estero, con una crescita importante per le bollicine (+ 35%). Una presenza che ovviamente non può prescindere dal mercato americano, ma che guarda con sempre più interesse ai mercati emergenti, come Cina e Russia. È un’azienda peculiare Cielo e Terra, particolarmente attenta all’innovazione ed all’eco-sostenibilità, tanto che da oltre 10 anni l’azienda persegue un progetto di filiera corta e controllata volto a garantire la migliore qualità per tutti i suoi marchi: la maggior parte dei vini commercializzati dalla Cielo e Terra è infatti prodotta con uve coltivate in un raggio di 50 chilometri provenienti dai soci delle Cantine cooperative dei Colli Berici. Inoltre, in azienda, già da qualche anno, si sta applicando il metodo Kaizen, un percorso che in giapponese significa “miglioramento continuo” e che, applicato alle logiche aziendali, consente di rimuovere i “Muda”, ovvero gli sprechi, e di aumentare così efficienza e flessibilità. Attenzione alla qualità e al prezzo, ma anche solidarietà e maggiore rispetto e tutela dell’ambiente: in quest’ottica si colloca la scelta dell’azienda di confezionare i propri prodotti leader di mercato in bottiglie di vetro leggero, più ecologiche ed economiche, che permettono di ridurre le emissioni di Co2 e i costi. Con i risparmi ottenuti la società ha sostenuto il Progetto Eco, realizzato in collaborazione con Engim Internazionale Ong, per la costruzione di 13 pozzi d’acqua in Sierra Leone.

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