02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL TAPPO DI SUGHERO SI MIGLIORA E FRENA L’AVANZATA DELLE CHIUSURE ALTERNATIVE PER IL VINO. LO DIMOSTRA IL SUCCESSO DI AMORIM CORK ITALIA DEL GIGANTE PORTOGHESE DEI TAPPI: NEL 2009 +8,9% IN VOLUME E +5% IN VALORE

Sarà che nell’immaginario collettivo il tappo di sughero è un simbolo di qualità, un’icona che vuol dire vino buono, ma, nel 2009, l’industria del sughero, stimolata anche dalla concorrenza delle chiusure per vino alternative come il silicone o il tappo a vite, ha investito in ricerca insieme alle imprese del settore, e non solo ha frenato l’avanzata dei rivali, ma ha anche chiuso il 2009 in crescita. A testimoniarlo anche il bilancio della Amorim Cork Italia, “divisione” italiana del colosso portoghese, leader nel Belpaese nella produzione e distribuzione dei tappi di sughero, che ha fatto segnare un +8,9% in volume e +5% in valore sul 2008.

“Una crescita - spiega Carlos Santos, direttore generale di Amorim Cork Italia - dovuta all’affidabilità dei nostri prodotti e a una rete commerciale capillare che ci consente di essere sempre al fianco dei clienti per offrire le soluzioni più economiche e corrette per le diverse esigenze, e un servizio migliore con un’assistenza tecnico-commerciale a 360°”.

Tra le carte vincenti di Amorim e dell’intero comparto, in linea con le tendenze mondiali che coinvolgono ogni settore, c’è l’attenzione all’ambiente: il gigante portoghese ha ricevuto a Londra un prestigioso riconoscimento internazionale per i suoi sforzi a favore della riduzione dell’impatto ambientale: un “The Drinks Business Green Award 2010” per il suo “eccezionale contributo alla sostenibilità”. E, visto che essere “green” paga, negli ultimi 12 mesi, Amorim ha continuato a lavorare a fianco dell’Ong internazionale Forest Stewardship Council per promuovere la gestione sostenibile delle foreste di sughero, destinate a produrre la materia prima da cui vengono ricavate le chiusure per vino.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli