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IL TRENO DEL VINO “DERAGLIA” IL GIORNO DI SAN SILVESTRO: IL PACCHETTO DI FINE ANNO (COSTO 300 EURO) DELUDE GLI “ENOAPPASSIONATI” CHE PORTANO IL CASO IN TELEVISIONE A “MI MANDA RAI TRE”

Il “Treno del Vino”, progetto di enoturismo su rotaia nel territorio di Montalcino, è “deragliato” a Capodanno: il progetto, nel quale sono stati investiti fino ad ora 1,2 milioni di euro (ma altri 3 milioni di euro sono previsti nei prossimi anni) è “uscito dai binari” la notte di San Silvestro: i 70 enoturisti che avevano acquistato il pacchetto acquistato dal tour operator My Sunsea di Bologna “vuoto per pieno” (e rivenduto a 300 euro a testa, con il nome “Treno dei Sapori”), si sono lamentati per la scarsità dell’offerta enogastronomica della serata (“vino e cibo scarsi e inadeguati”), e per la notte all’addiaccio in un albergo di Casciano di Murlo (che dista da Montalcino di 30 chilometri). Della vicenda si è occupata anche la trasmissione televisiva “Mi manda Rai Tre” condotta dal giornalista Andrea Vianello.

“Abbiamo peccato - spiega Roberto Cipresso, winemaker e deus ex machina del “Treno del Vino” - di eccesso di entusiasmo e di ingenuità. Abbiamo venduto al tour operator, conosciuto in una fiera, un pacchetto che a noi ha fruttato 130 euro a persona, previsto per 130 posti, e, secondo noi, adeguato per il nostro prezzo. Se il tour operator l’ha rivenduto a 70 clienti ad un prezzo sproporzionato per l’offerta (300 euro, ndr) che colpa ne abbiamo?”. “Siamo stati danneggiati - precisa poi Cipresso - ed intendiamo intraprendere azioni legali”.

Ma Andrea Legnani, responsabile commerciale di My Sunsea di Bologna, chiaramente, respinge tutto al mittente: “l’abbiamo chiamato “Treno dei Sapori” poiché non volevano che definendolo “Treno del Vino” potesse lanciare un messaggio del tipo “qui si beve a volontà”, anche perché aderiamo alla campagna di sensibilizzazione sull’alcol e la guida … Ma detto questo abbiamo pagato il servizio per 120 turisti e ne hanno usufruito per 75. Forse qualcosa in più poteva essere dato ai commensali …! Comunque noi abbiamo ricevuto soltanto otto lettere di lamentela da parte degli utenti …”.

Ma, al di là di chi sia la responsabilità (la trasmissione televisiva “Mi manda Rai Tre” condotta dal giornalista Andrea Vinello ha deciso per “50 & 50, ndr), la vicenda non va certo a favore dell’immagine di un territorio, che ha fatto della qualità uno dei suoi punti di forza: Montalcino ha nell’enoturismo una delle sue risorse più importanti.

In attesa dell’esito delle vicende giudiziarie che scaturiranno dall’episodio, non resta che vedere come il “Treno del Vino” riprenderà la corsa dopo questa sbandata.

Il “Treno del Vino” è un’iniziativa imprenditoriale ideata e promossa da Roberto Cipresso, autore del libro “Il Romanzo del Vino” (scritto con il giornalista Stefano Milioni e Giovanni Negri), che ha visto il suo battesimo a Verona, a Vinitaly 2007, con passeggeri: dal ministro Paolo De Castro al presidente di Città del Vino Valentino Valentini, dall’assessore regionale della Toscana Susanna Cenni al presidente della Commissione Attività Produttive della Camera Daniele Capezzone, da Lina Wertmuller a Gad Lerner.

Il “Treno del Vino” è una diretta emanazione della società “Le Stazioni di Montalcino 1865”, formata dallo Roberto Cipresso insieme a Fabio Leccisotti (titolare dello studio commercialista, con sede a Roma), Fabio Faggella (nella direzione della Cooperativa Archeologia di Firenze), Franco Mazzetto (architetto), Giovanni Negri (ex parlamentare, giornalista e titolare dell’azienda vitivinicola piemontese Serradenari) e coadiuvata finanziariamente dalla Fises (Finanziaria Senese di Sviluppo). Tra i finanziatori anche il Monte dei Paschi e due produttori di vino di Cortona.

Accanto al “Treno del Vino”, il wine bar dell’antica stazione di Torrenieri (da poco restaurata), luogo di incontro e di eventi all'insegna del buon bere. Nella stagione del debutto, ha collezionato sulle 1.000 partecipazioni.

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