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IL TRIBUNALE DI NEW YORK CONDANNA ERIC GREENBERG A RISARCIRE CON 12 MILIONI DI DOLLARI TRA COSTI LEGALI E DANNI IL MILIARDARIO BILL KOCH CHE NEL 2005 AVEVA COMPRATO ALL’ASTA DA ZACHYS 17.000 BOTTIGLIE DI CUI (ALMENO) 24 FALSE DELLA SUA COLLEZIONE

La sentenza è di quelle destinate a diventare “un precedente”: il tribunale di New York ha condannato il collezionista Eric Greenberg a risarcire con 12 milioni di dollari tra costi legali e “danni”, il miliardario Bill Koch, che, nel 2005, aveva comprato all’asta da Zachys 17.000 bottiglie della collezione di Greenberg (tra le altre una bottiglia Château Latour 1864 per 14.160 dollari e diverse bottiglie di Cheval Blanc 1921 e magnum di Pétrus 1921 per 29.500 dollari), secondo WineSpectator, per 3,7 milioni di euro, di cui (almeno) 24 sono state poi “certificate” come false. “C’era un codice di silenzio nel “sanguinoso” business del vino da collezione, ed ora lo abbiamo rotto”, ha dichiarato Koch. Greenberg, nel processo, ha sostenuto di non sapere che alcuni dei vini della sua cantina fossero “contraffatti”, e che in ogni caso fosse compito della casa d’aste, Zachys, di scoprire eventuali irregolarità: “Zachys ha la totale responsabilità dell’accaduto, qualcuno ha commesso uno sbaglio”, hanno dichiarato gli avvocati di Greenberg, che ricorrerà in appello. In ogni caso, una sentenza clamorosa che crea un precedente importante, e che di certo farà alzare ancora di più l’attenzione sulle garanzie richieste nel mercato delle aste e dei grandi vini da collezione.

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