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IL VINO BIOLOGICO PIÙ BUONO D’ITALIA È UN SOAVE. LO HA DECRETATO LA “GUIDA AI VINI D’ITALIA BIO” 2009. FOCUS: E’ BOOM VENDITA DIRETTA,+47% DA 2006

Tra i vini bianchi, è un Soave il “vino biologico” più buono d’Italia. Lo afferma la Guida ai Vini d’Italia Bio 2009, edita da Tecniche Nuove nella collana “Salute e Benessere”, curata da Pierpaolo Rastelli.
Il risultato è arrivato dopo che una squadra di degustatori professionisti ha assaggiato oltre 700 vini, provenienti da 184 aziende certificate, impegnate nella produzione di vini da agricoltura biologica e biodinamica. Sale sul gradino più alto del podio quale migliore vino bianco d’Italia da agricoltura biologica il Soave Colli Scaligeri di Vigne della Bra’ Doc 2006dell’Azienda Visco e Filippi. “Si tratta - si legge in una nota stampa - di un risultato molto importante per la denominazione che da sempre ha fatto della tutela e della valorizzazione dell’ambiente indispensabili obbietti da raggiungere”. Su questa scia si collocano anche i brillanti risultati ottenuti dall’azienda La Cappuccina che, con il suo Arzimo, ha conquistato nell’agosto 2008 alla “Festambiente - Rassegna di Vini Bio” di Grosseto, il titolo di “miglior vino da dessert”, e dall’azienda Fasoli Gino che al “Biofach” 2009 - la fiera internazionale dedicata ai prodotti da agricoltura biologica di Norimberga - riceverà la medaglia d’oro speciale per il Soave Doc “Pieve vecchia”, la medaglia d’oro per il Recioto di Soave Docg “San Zeno”, la medaglia d’argento per il Soave Doc “Borgoletto”.
”Non è un caso - continua la nota - che il vino bianco biologico migliore d’Italia appartenga alla denominazione del Soave, cioè a quel comprensorio - quasi 7.000 ettari di vigneto ininterrotto sulle colline ad Est di Verona - che da anni condivide i principi di “buono, giusto e pulito” tanto cari a Slow Food”.
“Il successo del Soave anche per il comparto dei vini da agricoltura biologica - afferma Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave (www.ilsoave.com) - dimostra come oggi la nostra denominazione sia cresciuta sul piano della qualità a 360 gradi. La scelta di produrre secondo tecniche biologiche e di lotta integrata ha rappresentato per la nostra area una sfida importante e complessa che oggi, senza eccedere in trionfalismi, possiamo affermare di avere vinto, grazie a dei vini, che oltre ad essere eccellenti da un punto di vista organolettico, provenendo da agricoltura biologica soddisfano il requisito della salubrità, sempre più ricercato dai consumatori”.

Focus - Biologico: è boom vendita diretta, +47% da 2006
Per il biologico non c’è crisi economica che tenga. Gli italiani non rinunciano ai prodotti alimentari certificati bio e preferiscono andare a fare acquisti direttamente nelle aziende agricole, negli spacci aziendali e addirittura, senza muoversi da casa, con un semplice click, attraverso l’e-commerce: sono le tendenze del settore del biologico indagate dal Rapporto Bio Bank 2009, basato sui dati di oltre 7.000 operatori del settore.
Le regioni maggiormente vocate al bio sono, nell’ordine: Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. E il 2009 segna uno storico sorpasso da parte della Lombardia sull’Emilia, inossidabile patria del biologico. La crescita diretta è cresciuta, secondo il rapporto, nell’ultimo triennio, in tutte le sue forme: +47% per le aziende con vendita diretta, +66% per i gruppi d’acquisto e +39% per l’e-commerce.
Cresce anche la sensibilità delle amministrazioni locali che sempre di più scelgono di trasformare in biologico il menù delle mense scolastiche, cresciute del 20%, per un totale di 791 mense in tutta Italia.

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