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IL VINO CERCA NUOVI LINGUAGGI PER RICONQUISTARE IL PUBBLICO DEI NON APPASSIONATI E DEI NON ESPERTI: A VICENZA È DI SCENA LA TAVOLA ROTONDA “COMUNICARE CON MARIO: DAL SENTORE DI CAVALLO SUDATO AL VINO DA GUSTARE”

Lo andiamo dicendo da tempo: chi si occupa di comunicazione del vino, nessuno escluso, deve recuperare e trovare un linguaggio più comprensibile per il grande pubblico, che, senza banalizzare un prodotto che è diventato effettivamente complesso, lo aiuti a tornare protagonista quotidiano della tavola. Di tutti, e non solo di appassionati o esperti. Se ne parlerà anche domani nella tavola rotonda “Comunicare con Mario: dal sentore di cavallo sudato al vino da gustare”, a Vicenza, nell’evento promosso dal Consorzio Colli Berici, con tanti attori della comunicazione enoica. L’obiettivo è riuscire a comunicare alle masse la grande evoluzione qualitativa che il vino italiano ha fatto in questi anni, senza che chi non riesce a riconoscere sentori di terra bagnata si senta a disagio, al punto di allontanarsi dal magnifico mondo di Bacco.
A discuterne saranno Davide Paolini, “Il Gastronauta” di Radio24, uno dei giornalisti enogastronomici italiani più apprezzati; Fabio Piccoli, esperto in marketing vitivinicolo; Fabio Giavedoni, curatore della guida di Slow Food; Jacopo Cossater, wineblogger di Enoiche Illusioni e Intravino e Federico Tassoni, presidente del Consorzio Tutela vini Colli Berici e Vicenza. Moderatore della tavola rotonda, di scena alle 16 ai Chiostri di Santa Corona, sarà Beppe Giuliano, direttore della rivista Euposia.
E per suggellare la voglia di riconquista dei non esperti ci sarà anche la premiazione del concorso “Le Vigne del Palladio”, la cui giuria per la prima volta è stata composta ovviamente da due commissioni: accanto alla consueta giuria tecnica composta di esperti del settore, è stata costituita una giuria popolare selezionata con il concorso via web “Cercasi Mario, il consumatore medio”. Sono stati così raccolti 15 giurati che hanno dimostrato di consumare abitualmente il vino e saperlo giudicare, pur senza lavorare nel settore o essere iscritti ad associazioni di degustatori.
Info: www.cercasimario.it

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