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IL VINO ITALIANO ALLA CONQUISTA DELLA FLORIDA: DALL’11 AL 13 FEBBRAIO VINITALY PUNTA A MIAMI, MERCATO STRATEGICO PER IL NOSTRO EXPORT GRAZIE AI RISTORANTI DI ALTO LIVELLO E AGLI ALBERGHI DI LUSSO

Non è solo una meta turistica tra le più cool degli Stati Uniti: la Florida rappresenta anche un importante mercato di riferimento per il nostro vino. E, proprio Miami e Palm Beach, sono da oggi al 13 febbraio la meta di “Vinitaly Tour” (www.vinitaly.com), la fiera del vino più grande del mondo (di scena a Verona, dal 3 al 7 aprile), che da anni ha lanciato questa importante formula in giro per il mondo.
La Florida rappresenta il secondo mercato di consumo di vini di importazione negli Stati Uniti, con l’Italia nettamente in testa nella classifica dei vini importati, per la prima volta davanti alla Francia nel 2007. Miami, in particolare, moderna metropoli dal clima tropicale, famosa per il suo mare e le spiagge bellissime e location ideale per molte serie tv, è una meta turistica tra le più ricercate, ma anche centro economico e finanziario di importanza mondiale. Per questo la città, che conta 5 milioni di abitanti, è ricca di strutture alberghiere di lusso e di ristoranti di alto livello per clienti con elevata capacità di spesa.
Aspettando il tradizionale “Vinitaly Usa Tour” (in ottobre, che toccherà Chicago, New York e Washington), Vinitaly punta a Miami per promuovere il “made in Italy” enologico e gastronomico di qualità, attraverso il coinvolgimento di trader, chef, sommelier, stampa specializzata, opinion leader in seminari e degustazioni guidate.
Il luogo dell’evento è il prestigioso Biltmore Hotel, mentre i migliori ristoranti e wine store di Miami sono coinvolti nella Vinitaly Italian Wine Week, per promuovere la conoscenza dei vini italiani; il 13 febbraio il “Vinitaly Tour”, realizzato in collaborazione con Ministero delle Politiche Agricole e Buonitalia, fa tappa all’International Polo Club di Palm Beach, l’altra ricca città della Florida meta preferita del turismo d’elite, con le sue strutture di lusso e un’offerta gastronomica internazionale.
Da gennaio a novembre 2007, la Florida ha importato un quantitativo di vini dall’estero per un ammontare di oltre 288 milioni di dollari, dei quali più di 83 milioni di vini italiani, contro 79 di vini francesi; la crescita, sullo stesso periodo dell’anno precedente, è stata globalmente pari al 10%, ma l’incremento messo a segno dall’Italia è stato superiore al 13%, contro il 6% della Francia, a dimostrazione del gradimento che riscuote la produzione enologica “made in Italy”.
“Gli Stati Uniti sono sempre più il mercato di riferimento dei produttori italiani di vino - afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - grazie al sempre maggiore apprezzamento che i consumatori di questo Paese hanno per il “made in Italy”; per questo è importante realizzare iniziative promo-commerciali che alimentino questo appeal in maniera coordinata e continuativa”.

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