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IL VINO, ORMAI, E’ UN BENE DI LUSSO, E ANCHE I LADRI FRANCESI SI SPECIALIZZANO NEI FURTI IN CANTINA. L’ULTIMO COLPO ALLA JAQUES SELOSSE, DA DOVE SONO SPARITE 3.700 BOTTIGLIE DI CHAMPAGNE, 16.000 ETICHETTE E 12.000 FASCETTE

Che il vino non sia più solo un bene di consumo ma anche di lusso, su cui investire, è un fatto assodato. A tal punto che anche i ladri francesi, specie negli ultimi tempi, sembra si stiano specializzando in furti con scasso in cantina: ultima vittima, la Jacques Selosse, griffe dello Champagne, da dove venerdì scorso sono “sparite” 3.700 bottiglie. Opera di professionisti, secondo il quotidiano locale “L’Union”, che parla di un “lavoro” pulito, senza tracce, e che non riguarda solo le bottiglie, destinate ed etichettate per i mercati di Giappone e Stati Uniti (e quindi difficilmente piazzabili), ma anche 16.000 etichette e 12.000 fascette. Chiaro, secondo il patron dell’azienda, Anselme Selosse, l’intento: quello di “creare un mercato di falso Champagne Selosse, ma la cosa non ci preoccupa eccessivamente, siamo gli unici ad utilizzare bottiglie in vetro nero, chiunque si accorgerebbe della truffa di fronte ad un Selosse in bottiglie classiche, verdi. Alla fine, non credo che subiremo grossi contraccolpi da questa vicenda”.

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