Per vari decenni Italia, Spagna, Grecia e Turchia sono stati i pochi fornitori di olio d’oliva al mercato Usa, con l’Italia che ha praticamente controllato il mercato con oltre il 70% delle importazioni americane. Negli ultimi anni, la fascia dei fornitori di olio di oliva agli Stati Uniti si è gradualmente ampliata e attualmente è molto più facile trovare sugli scaffali dei supermercati e degli altri centri di vendita di prodotti alimentari Usa marche di oli d’oliva provenienti da altri Paesi quali Tunisia, Australia, Israele, Sud Africa, Argentina, Cile, Nuova Zelanda, Peru’, Libano, Marocco, Croazia, Giordania e persino dagli Stati Uniti (California).
Anche grazie ai numerosi studi effettuati sugli effetti benefici della dieta mediterranea ed in particolare sul consumo dell’olio d’oliva gli americani, che, nel 1982 assorbivano soltanto 30.000 tonnelate metriche di olio d’oliva, nel 2003 ne hanno assorbito oltre 214.470, pari al 10% di tutto l’olio d’oliva prodotto nel mondo.
Secondo Bob Bauer, presidente della North American Olive Oil Association, il 47% dell’olio d’oliva consumato negli Stati Uniti è olio extra vergine, contro il 33% di appena 5 anni fa, e l’80% di tutto l’olio d’oliva importato negli Stati Uniti proviene dai Paesi del Mediterraneo.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025